La Nuova Sardegna

Sassari

Porto Torres, Gigi Masia: «Ho visto gente rovinarsi, via slot e gratta e vinci»

di Gavino Masia
Porto Torres, Gigi Masia: «Ho visto gente rovinarsi, via slot e gratta e vinci»

L’iniziativa del titolare della stazione di servizio della Esso di via Sassari: «Con mia moglie abbiamo deciso così, qualcuno si è lamentato»

16 novembre 2019
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PORTO TORRES. Ieri mattina il gestore del rifornitore Esso di via Sassari Gigi Masia , ha deciso di ufficializzare la decisione di eliminare slot e gratta e vinci dal bar annesso alla stazione di servizio. Una decisione meditata e profonda pensata da tempo, che a quanto pare ha scontentato qualcuno dei clienti che si recavano giornalmente per giocare alla macchinette. «É una scelta che ho maturato e dipende da diversi fattori – dice Gigi Masia – e il più importante è stato quello di vedere tante persone che esageravano nel gioco: mamme con figli piccoli al seguito impegnate a giocare alle slot e tanti commercianti a spendere migliaia di euro al “Gratta e Vinci”».

Chi non ha gradito la scelta del gestore deve comunque farsene una ragione, perché lui e la moglie sono diventati da poco soci in azienda, aprendo anche una attività a Sassari, e non vogliono assolutamente tornare indietro da questa decisione.

«Insieme a mia moglie abbiamo concordato che era arrivato il momento giusto per eliminare tutta questa “droga” – aggiunge il gestore della Esso – che attanaglia le tasche di tanti giovani: c’è una scuola superiore poco lontano dal rifornitore, anche se noi non abbiamo mai permesso ai ragazzi di giocare, tenendo sempre una certa etica ed evitando qualsiasi tipo di abuso». Nuovi gestori di slot hanno provato a convincerli nel mese scorso, ma loro hanno ripetuto basta a quelle macchinette che illudono, anche a costo di perdere qualche cliente che sicuramente si è trasferito altrove.

«Non volevo che il pensiero, che ho postato anche su Facebook avesse tutto questo clamore – conclude Gigi Masia –, perché non sono una persona che ama la ribalta, continuo a lavorare con il borsello in mano, sotto la pioggia». Il problema della ludopatia è stato analizzato negli anni scorsi anche dal consiglio comunale. Diversi i passaggi del documento nella commissione consiliare di riferimento e alcune modifiche in conferenza dei capigruppo, prima di approvare all’unanimità la mozione del gruppo consiliare del Centro democratico. Tra le richieste presenti nel dispositivo della mozione era prevista una campagna di marketing sociale con materiale pubblicitario sul tema della ludopatia, da diffondere sul territorio, e la nascita di gruppi di mutuo aiuto attraverso il coinvolgimento della rete di collaborazione, Servizi sociali, associazioni locali e Serd.

L’attuale amministrazione, per voce dell’assessora alle politiche sociali Rosella Nuvoli, aveva invece pensato a degli incentivi sulle tasse comunali per gli esercenti virtuosi. «Avvieremo anche campagne di sensibilizzazione presso le scuole o direttamente nella sale da gioco – aveva detto – e creeremo uno sportello di ascolto per l’utenza che chiede aiuto».

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