La Nuova Sardegna

Sassari

Macroisola, il Consorzio trova la strada

di Gianni Bazzoni
 Macroisola, il Consorzio trova la strada

Storico accordo con Eni Rewind per la cessione di una parte inutilizzata dell’ex Petrolchimico. Più facile attuare i progetti

16 novembre 2019
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SASSARI. Due anni dopo il preliminare, Consorzio industriale provinciale e Eni Rewind (questa è la nuova denominazione societaria, ex Syndial) hanno siglato ieri mattina l’accordo davanti al notaio. La strada che ha una posizione strategica - è ora del Consorzio e collegherà la provinciale numero 34 Sassari-Stintino al futuro porto industriale e consentirà una viabilità agevole e preferenziale per il raggiungimento di un’area libera da vincoli ambientali da destinare a nuove iniziative produttive.

L’intesa è stata sottoscritta dal presidente del Cip Pasquale Taula e da quello di Eni Rewind Maurizio Piras davanti al notaio Andrea Porqueddu. Si tratta del primo passo per riavviare il cuore pulsante dell’ex petrolchimico, la cosiddetta “Macroisola” che nelle intenzioni del Cip dovrebbe ospitare il nuovo punto di riferimento per il polo industriale del nordovest. É considerato un risultato storico, fortemente voluto dal management uscente del Consorzio e finanziato dal ministero dello Sviluppo economico: per la prima volta, infatti, una società del gruppo Eni accetta di cedere una parte dell’ex polo petrolchimico.

La firma dell’accordo è arrivata nel giorno dei funerali di Carlo Ponti, il dipendente del Consorzio scomparso tragicamente sabato scorso durante un’immersione al largo di Stintino: per questo motivo il presidente del Cip Pasquale Taula proporrà di intitolare la strada appena acquisita proprio alla memoria di Ponti, uno dei suoi più stretti collaboratori.

Già nel 2016 il Consorzio industriale aveva presentato all’allora Syndial una manifestazione di interesse per l’acquisizione delle aree ormai dismesse, lo scopo primario era quello di restituire al sistema delle imprese quella parte dell’ex petrolchimico non più utilizzata ormai da parecchi anni.

La strada diventata proprietà del Consorzio è lunga circa tre chilometri e larga dodici metri. I primi interventi riguarderanno l’installazione della recinzione perimetrale e la realizzazione dei varchi necessari utilizzando un finanziamento ministeriale ottenuto attraverso il Contratto d’Area.

L’acquisizione della strada sblocca una procedura lunga e complessa e ora sarà decisamente più facile completare i progetti consortili sul principale sito industriale tra quelli gestiti dal Cip.

Tra i progetti definiti negli ultimi cinque anni dal Consorzio figurano diverse iniziative (riassunte nel Piano di riqualificazione dell’Area industriale Sassari-Porto Torres-Alghero), e tra questi il terminal portuale dedicato all’industria e il polo cantieristico navale criogenico. Ci sono poi tutti i benefici possibili, per le realtà imprenditoriali, che potrebbero derivare dalla Zona Economica Speciale (Zes) e dalla certificazione dello status di Area di crisi complessa.

C’è anche il primo progetto comunitario del Cip (Marittimo Tech) e il contributo per il perfezionamento di “Optimed” per dare forza a un vero porto industriale che manca da troppo tempo nel nord ovest della Sardegna.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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