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Sassari, travolta e uccisa sulle strisce: il camionista patteggia 16 mesi

Sassari, travolta e uccisa sulle strisce: il camionista  patteggia 16 mesi

L'autocarro condotto da un 59enne investì  una donna di 58 anni che attraversava in via Amendola

16 novembre 2019
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SASSARI. Un anno e quattro mesi di reclusione (con la sospensione condizionale) è la pena concordata tra Giuseppino Muresu, 59enne di Osilo, e il pubblico ministero per l’omicidio stradale nel quale il 30 marzo del 2018 perse la vita Maria Innocenza Canu, la 58enne sassarese investita e uccisa mentre attraversava la strada sulle strisce.

La donna, sposata e mamma di due figlie, residente nel quartiere di Li Punti, aveva attraversato via Amendola dopo essersi lasciata alle spalle la scuola elementare di via Porcellana. La donna non aveva fatto in tempo a raggiungere l’altra parte della strada perché proprio in quell’istante un grosso camion della ditta “Diamante Srl” di Viddalba, che proveniva dal cantiere di viale Italia, l’aveva travolta e trascinata per qualche metro verso la parte bassa della via.

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L’autista del autocarro Renault, Giuseppino Muresu, inizialmente non si è reso conto di niente. L’uomo aveva raccontato di aver sentito un rumore insolito, aveva pensato di aver perso qualche pezzo della carrozzeria e dopo una trentina di metri si era fermato. Solo a quel punto aveva realizzato cosa era successo. Insieme ad alcuni passanti aveva provato a soccorrere la donna che pochissimi istanti dopo era stata raggiunta dai soccorritori del 118. I medici avevano provato a praticare le manovre di rianimazione, ma avevano capito subito che per Maria Innocenza Canu non c’era purtroppo più niente da fare. Troppo gravi le ferite e lesioni interne, dopo l’impatto la donna era stata schiacciata dalle ruote posteriori del mezzo pesante.

Sul posto erano arrivati immediatamente anche gli agenti della polizia locale che avevano svolto le indagini. Coordinati dal comandante Gianni Serra gli agenti avevano acquisito le immagini della telecamera di videosorveglianza di una tabaccheria che aveva ripreso tutte le fasi dell’investimento e anche col supporto di questi video avevano ricostruito la dinamica dell’incidente.

Ora davanti al giudice Antonello Spanu si è definito il processo con una sentenza che fa riferimento all’articolo 444 del codice di procedura penale sull’applicazione della pena su richiesta delle parti (che prevede una diminuzione fino a un terzo). E la pena concordata è stata di un anno e quattro mesi. (na.co.)


 

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