La Nuova Sardegna

CHIARAMONTI. Ha aiutato a nascere generazioni di chiaramontesi, quando ancora i figli venivano al mondo in casa e prima che nascere in clinica diventasse una prassi. In molti in paese ancora ricordano con affetto e gratitudine l’ostetrica condotta Costantina Zedda, che per tutti era la signora Tina o «Mammai», la «levatrice» che per circa trent’anni è stata il punto di riferimento delle partorienti. Se fosse stata ancora viva avrebbe compiuto cento anni essendo nata nel 1919.

Grazie all’iniziativa dell’associazione culturale femminile Coro Doria, in occasione del centenario della nascita, l’indimenticabile signora Tina verrà ricordata e raccontata sabato 23 novembre in una cerimonia pubblica «Ricordando “Mammai”» organizzata in collaborazione con i familiari e con l’amministrazione comunale che ha deliberato di intitolarle la sala lettura della biblioteca comunale. Omaggio già riservato nel 2012 al medico condotto Stefano Catta, ugualmente nel centenario della nascita, al quale è stata intitolata la sala della biblioteca, ex casa comunale, che fu il suo ambulatorio tra gli anni Cinquanta e Settanta. Sabato la dedica sarà per Signora Tina.

Alle 17, nella biblioteca comunale in via Vittorio Emanuele, sarà quindi scoperta la targa dedicata alla storica ostetrica. Subito dopo, intorno alle 17,30, la cerimonia si sposterà nella sala consiliare in via Brigata Sassari. Qui interverranno il sindaco Alessandro Unali e l’assessore alla Cultura e alle Politiche sociali Tina Urgias. I relatori Salvatore e Carlo Patatu ricorderanno la figura e la storia di «Mammai Tina» ricostruendo ricordi e notizie. Gli interventi saranno intervallati dalle esibizione dei Cori Doria e de Tzaramonte, entrambi diretti dal maestro Salvatore Moraccini. Gli organizzatori invitano la popolazione a partecipare per ricordare o imparare a conoscere una donna che fa parte della storia del paese.

Letizia Villa