La Nuova Sardegna

Sassari

Test sull’inquinamento al Sin dell’area industriale

di Gavino Masia
Test sull’inquinamento al Sin dell’area industriale

Ispezione della Guardia costiera con gli specialisti del Laboratorio ambientale Nell’operazione impiegati un aereo e un elicottero, collaborazione con l’Arpas

23 novembre 2019
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PORTO TORRES. La Capitaneria di porto ha concluso questa settimana la prima fase di attività d’ispezione in campo ambientale - svolta dal personale specializzato del Laboratorio ambientale mobile, Lam, assieme ai militari dell’Autorità marittima – svolgendo due importanti campionamenti nel depuratore consortile di proprietà del Cipss e all’uscita del raffreddamento acqua di mare della centrale di Fiume Santo. Una attività di vigilanza condotta all’interno del Sito di interesse nazionale di Porto Torres, dunque, ovvero in un’area tra le più grandi in Italia dove vigila con attenzione il ministero dell’Ambiente per l’esecuzione degli interventi di bonifica previsti dopo la riconversione industriale dell’ex petrolchimico.

Nella centrale termoelettrica il Lam ha verificato che non ci fossero carichi inquinanti di scarico grazie alle sofisticate attrezzature presenti a bordo della postazione mobile, condotto dai biologi del Corpo delle Capitanerie di porto che effettuano sul territorio analisi di campioni da siti potenzialmente inquinati.

Nel corso dell’attività sono stati impiegati anche un elicottero e un aereo della Guardia costiera a supporto dei militari a terra, decollati dalle basi di Decimomannu e di Pescara. Gli speciali strumenti di bordo dei velivoli, inoltre, hanno potuto verificare le differenze di temperatura da eventuali inquinanti. I campionamenti e le analisi svolte dal personale del Laboratorio mobile consentiranno ora l’accertamento di eventuali violazioni che possono causare danni o creare situazioni di pericolo per l’ambiente marino e costiero.

Gli esiti analitici delle attività appena terminate, da parte dell’Arpas di Sassari e del Lam della Guardia costiera di Roma, saranno infatti trasmessi immediatamente alla Capitaneria di porto di Porto Torres, che proseguirà con la propria attività di vigilanza all’interno del Sito di interesse nazionale.

«Abbiamo cominciato l’attività di controllo ambientale martedì – ricorda il comandante della Capitaneria Gianluca Oliveti – e dopo il tavolo di concertazione con Arpas si è stabilito quale sarebbero state le attività da svolgere nelle giornate successive. L’attività conclusa rientra nell’ambito di una convenzione tra ministero dell’Ambiente e Comando generale del corpo delle Capitanerie di porto – aggiunge il capitano di fregata - e vede il personale della Guardia costiera impegnato sul campo a tutela dell’ambiente marino e costiero. E a garanzia della tutela delle popolazioni».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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