La Nuova Sardegna

Sassari

Sic e Zps, Oschiri vuole chiarezza

di Francesco Squintu

In una delibera indicati i punti sui quali intervenire. Coldiretti organizza un incontro a Ozieri

24 novembre 2019
3 MINUTI DI LETTURA





OZIERI. Con una delibera approvata dal Comune di Oschiri, che ha deciso di mettere nero su bianco dubbi e perplessità su alcuni aspetti dei piani di gestione delle aree Sic e Zps poco chiari o quanto meno da approfondire, dopo anni di immobilismo e attesa il dibattito sta finalmente iniziando a prendere forma e ad entrare nel vivo. Se le zone protette e di interesse comunitario sono state istituite ormai da anni dall’Unione Europea su indicazione della Regione ed è estremamente difficile cambiarne i confini, i loro piani di gestione possono però indirizzarne la gestione in modo ottimale se redatti in modo ragionato e attento.

La poca presenza rilevata nei due incontri precedenti a luglio e a novembre organizzati ad Ozieri dal Comune di Tula, capofila nel progetto, soprattutto da parte degli operatori economici che hanno aziende e attività all’interno del perimetro delle zone protette o di interesse comunitario ha spinto il sindaco Piero Sircana ad affrontare in modo deciso alcuni punti per cercare di coinvolgere i colleghi di Ozieri, Ardara, Tula, Mores e Berchidda ad alzare il livello di attenzione e intervenire anche in virtù del fatto che i termini per le modifiche ai piani sono ancora aperti e prorogati sino alla fine di novembre.

«Dobbiamo cercare di coinvolgere il più possibile tutti i soggetti che saranno direttamente interessati dai piani – ha detto Sircana – poiché le zone protette intervengono su un ampio raggio di attività, da quelle agricole a quelle sportive sino alla realizzazione di strade e per farlo è necessario organizzare incontri territoriali con tecnici che possano spiegare e recepire le osservazioni e se necessario prolungare ancora i termini di scadenza».

Tra i punti elencati in delibera, ad esempio, si chiede che l’ente gestore dei piani sia in modo certo e non solo ipotizzabile una struttura riferita direttamente alle amministrazioni comunali, decentrata rispetto all’apparato regionale e certamente più vicina al territorio. Si chiede anche che le cartografie siano aumentate di scala in modo che si possano individuare con più facilità e certezza i terreni sui quali vengono indicati habitat che in alcuni casi non rispondono alla realtà anche perché ciò incide in modo profondo sulla chiarezza e sull’eccessiva burocratizzazione per le azioni che gli utenti potrebbero eseguire nelle aree modificando magari le tecniche colturali.

Nella delibera la giunta oschirese infine pone l’accento sulla tutela degli elementi economici e sociali che devono essere affiancati a quelli ambientali, come previsto dalla Valutazione Ambientale Strategica e tuttora non presente nei piani ed anche su una maggiore precisazione delle incentivazioni previste ed una più puntuale esplicitazione al fine di limitare quanto più possibile condizioni di soggettività e discrezionalità nelle decisioni da parte dell’ente gestore.

Il dibattito quindi è aperto e ad entrare nel merito della questione ci sarà anche la Coldiretti con i suoi vertici regionali e provinciali che martedì prossimo nel quartiere fieristico di Ozieri proverà ad affrontare il tema con i propri iscritti.

In Primo Piano
Ambiente a rischio

Avvistata una scia gialla, sulle Bocche l’incubo inquinamento

di Marco Bittau
Le nostre iniziative