La Nuova Sardegna

Sassari

Duemila donne hanno visto l’Aurora

Duemila donne hanno visto l’Aurora

Il centro antiviolenza è attivo dal 2000, dal 1° gennaio 173 gli aiuti in corso

26 novembre 2019
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SASSARI. Dal primo gennaio al 31 ottobre 2019, il centro antiviolenza Aurora ha 173 consulenze attive, di cui 117 nuove segnalazioni. Nello stesso periodo, la Casa protetta ha accolto 11 donne e 13 minori, mentre gli uomini presi in carico dallo sportello per gli autori di violenza sono 24. Nel 2018 le nuove richieste di aiuto da vittime di violenza o stalking erano state 157. Dall’avvio, nel 2000, a oggi, sono state prese in carico 1979 segnalazioni.

Sono soltanto alcuni dei dati presentati da Giovanna Piana, assistente sociale del Progetto Aurora, durante l’incontro di ieri mattina a Palazzo Ducale organizzato dal presidente del consiglio comunale, a cui hanno partecipato anche l’assessora alle Pari Opportunità e l’assessore ai Servizi sociali, programmato nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Il Progetto Antiviolenza Aurora, nato nel 2000 dalla volontà dei Comuni del distretto di Sassari, con Sassari capofila, di creare un centro antiviolenza e una casa di accoglienza per le donne vittime di violenza e i loro figli minori, rappresenta una delle prime iniziative pubbliche sul territorio nazionale, per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne.

Aurora svolge la sua azione di contrasto alla violenza di genere lungo tre direttrici: supporto alle vittime attraverso il centro antiviolenza (Cav) e la casa di accoglienza, il lavoro sugli autori della violenza per contrastarne la recidiva, svolto dallo sportello di consulenza per autori di violenza e stalker aperto nel 2014, l’attività di formazione per gli operatori e quella di sensibilizzazione, rivolta prevalentemente alle nuove generazioni.

Il Progetto si compone di centro antiviolenza, casa di accoglienza e lo sportello di consulenza per uomini autori di violenza e stalker. Importante l’attività di sensibilizzazione, con gli operatori del Progetto che hanno partecipato a convegni e incontri organizzati da amministrazioni pubbliche e associazioni in tutto il Nord Sardegna.

Nel pomeriggio, a Palazzo di Città, è stata la volta dell’incontro “Non solo un giorno”, organizzato dal Comune, con un monologo e interventi di psichiatri, psicologi, esperti e dirigenti scolastici. Ieri poi, grazie all’impegno della Municipalità della Nurra, nelle borgate sono state dipinte di rosso panchine e posizionate scarpette dello stesso colore. Tra le iniziative anche l’attività informativa della polizia all’Auchan con esperti e volontari impegnati per tutta la giornata.

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