La Nuova Sardegna

Sassari

Barriere architettoniche: è muro contro muro

di Barbara Mastino
Barriere architettoniche: è muro contro muro

I volontari di Ozieri accusano il sindaco di scarsa sensibilità verso i disabili Murgia: «Non dimentico gli impegni e stanzieremo risorse dal nostro bilancio»

27 novembre 2019
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OZIERI. Un bilancio «non troppo incoraggiante in termini di aspettative» per l’associazione “Non metteteci i bastoni tra le ruote”, nata a Ozieri da poco più di un anno per promuovere iniziative di sensibilizzazione e progetti di abbattimento delle barriere architettoniche. Nei mesi trascorsi il sodalizio ha, tra le altre cose, presentato varie richieste per interventi di abbattimento in particolare delle barriere che ostacolano la viabilità («maggiore e migliore pianificazione delle aree di sosta per disabili, collocazione di scivoli, rampe e ringhiere in zone critiche della città»), ma sino ad ora nessun intervento è stato effettuato. Secondo l’associazione ciò è avvenuto «non certo per mancanza di spirito di iniziativa di chi propone soluzioni» ma per l’assenza di volontà di rispondere a queste esigenze. E anche la più classica delle risposte, “non ci sono soldi”, è, a parere del sodalizio, pretestuosa, soprattutto perché proprio di recente il Comune di Ozieri ha deciso di destinare ad altri progetti i fondi (ben 90 mila euro) della cosiddetta norma Fraccaro per l’efficientamento urbano «che potevano invece essere utilizzati per l’abbattimento delle barriere architettoniche cittadine». Già chiamato in causa poco più di un mese fa proprio su queste pagine, il sindaco Marco Murgia aveva risposto, in sintesi, che la Fraccaro prevedeva interventi di abbattimento delle barriere negli edifici pubblici e non nelle strade, ma la risposta che chiamava in causa l’esistenza di «limiti» non aveva convinto gli interlocutori. «Ci siamo rivolti all’ufficio tecnico per avere precisi chiarimenti circa tali curiosi limiti, ma a seguito di citati confronti del tutto inconcludenti ci pare di capire che questi limiti non esistano. Forse sarebbe stata necessaria qualche indagine in più, di certo con maggiore scrupolo». «Anche io inizialmente pensavo che i fondi della Fraccaro si potessero utilizzare a quello scopo - dice oggi il sindaco Marco Murgia - ma in realtà il decreto ci metteva davanti a delle difficoltà interpretative: per barriere architettoniche tour court si intendono infatti quelle negli edifici, e abbiamo temuto il rischio di richiedere i fondi, progettare e poi di vederceli negati. Abbiamo quindi deciso di attingere direttamente ai fondi del bilancio del Comune, per cui ribadisco che gli interventi richiesti partiranno e che saranno finanziati con fondi comunali». Il Comune non ha quindi accantonato le richieste, dice in sostanza il sindaco, e addirittura ha deciso di utilizzare risorse proprie invece di attendere un eventuale bando ad hoc che potrebbe arrivare tra mesi, o anni. Gli interventi effettuati saranno quelli, fattibili, tra quelli richiesti dalla associazione o comunque segnalati anche da altre parti. «Il tempo di progettazione non sarà breve - ammette il sindaco - perché si tratterà di mettere insieme una lunga serie di interventi diversi e in varie parti della città. Ma nessuno ha dimenticato l’impegno o ha intenzione di non mantenerlo», assicura Murgia.

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