La Nuova Sardegna

Sassari

«Sedute consiliari, poche ma buone»

«Sedute consiliari, poche ma buone»

Valledoria, la maggioranza respinge l’accusa di scarsa produttività politica

27 novembre 2019
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VALLEDORIA. «Le poche sedute dei consigli comunali fatti in un anno solare non sono la misura dell’attività della pubblica amministrazione».

Questa in sintesi la risposta data (tramite comunicato stampa) dal gruppo di maggioranza, consiliare presieduta dal sindaco Paolo Spezziga, alla critica mossa dai colleghi consiglieri di opposizione che stigmatizzavano la scarsa attività politico-amministrativo del consiglio comunale presieduto proprio da Paolo Spezziga e che fino a oggi è stato convocato quattro volte nel corso del 2019.

«Non è assolutamente vero che l’amministrazione nasconde il proprio operato, – scrivono i consiglieri di maggioranza Mario Serra, Rossella Dore, Gianni Maguledda, Antonella Mattola, Gianpaolo Carboni, Claudia Spezziga e lo stesso sindaco Paolo Spezziga –. L’azione amministrativa è costantemente aggiornata nel sito ufficiale del comune dove gli atti vengono messi a disposizione di chiunque ne voglia prendere visione».

Insomma, i consiglieri di maggioranza e componenti dell’esecutivo di Valledoria intendono sottolineare che dal sito online del Comune si può desumere che attualmente il numero degli atti deliberativi è superiore o conforme agli atti deliberativi delle precedenti amministrazioni.

«Il consiglio, come si evince dal regolamento, – evidenzia la maggioranza – viene convocato ogniqualvolta le proposte deliberative siano di sua competenza, ma vogliamo sottolineare come nell’ultimo consiglio comunale i consiglieri di minoranza erano assenti e a nostro avviso si tratta di una assenza ingiustificata, e ora ci chiedono di convocare più sedute consiliari?».

Per quanto riguarda la mozione promossa dai consiglieri di minoranza di concedere la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre gli esponenti della maggioranza replicano così: «Questa mozione è utilizzata per fomentare odio e divisione sociale, un tema cosi delicato poteva essere discusso e concordato insieme e non strumentalizzato per mettere in cattiva luce l’attuale amministrazione. Oltretutto si tratta di una mozione promossa da chi quotidianamente, attraverso i social, denigra l’operato dell’amministrazione, dichiarando fatti non corrispondenti a ciò che in realtà accade esattamente, l’opposto dello scopo che si intende perseguire con l’oggetto richiesto nella mozione».

Giulio Favini



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