La Nuova Sardegna

ITTIRI . In appena tre giorni Ittiri ha assistito, impotente e attonito, alla scomparsa di due donne, anagraficamnete agli antipodi, ottant’anni Maria e appena venti Marta. Maria Desole, figura di donna, di madre e di moglie a tutto tondo che, pur non avendo ricoperto cariche pubbliche, ha fatto della politica la sua passione, condivisa col marito Giovanni, già sindaco di Ittiri. Un personaggio, Maria, la cui esistenza è stata caratterizzata da eccellente managerialità e da una straordinaria comunicazione, attraverso una disponibilità al dialogo e al confronto, accompagnate da un sorriso, mai di circostanza. Maria Desole ha scritto molte pagine della sua vita che rimarranno nel ricordo dei tantissimi che l'hanno conosciuta e apprezzata.

Le pagine, poche, troppo poche, invece, che raccontano il breve passaggio di Marta in questo mondo, sono simili a quelle di una bambina e di una adolescente che inizia i primi passi nel sentiero della vita. La sua è stata spezzata da un male incurabile nel fiore degli anni. L'ultimo periodo della breve vita di Marta è stato un percorso irto di spine, come quelle che lei, da bambina, ha più volte visto nella corona che il padre Matteo, confratello di Santa Croce, toglieva, nella celebrazione dei riti del Venerdì Santo, dal capo del Cristo in croce, nella chiesa, la stessa che ha accolto le sue spoglie, prima dell'ultimo viaggio. La breve vita di Marta si è conclusa in una grigia giornata di novembre, divenuta ancora più cupa dopo la notizia che, in un baleno, ha attraversato la città. Silenziosa e incessante la lunga fila di parenti, amici e di persone che, oltre a darle l'ultimo saluto, sentivano la necessità di stare vicini ai genitori Matteo e Toia, nel momento più doloroso della loro esistenza. (vi.ma.)