La Nuova Sardegna

Sassari

Bonorva, videosorveglianza per controllare i cafoni dei rifiuti

Bonorva, videosorveglianza per controllare i cafoni dei rifiuti

Bonorva. Con settantamila euro, disposte a favore del comune da un decreto dell’assessore regionale (che vanno a sommarsi all’impegno dei fondi propri) l’amministrazione di Bonorva potrà reagire in...

30 novembre 2019
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Bonorva. Con settantamila euro, disposte a favore del comune da un decreto dell’assessore regionale (che vanno a sommarsi all’impegno dei fondi propri) l’amministrazione di Bonorva potrà reagire in qualche modo – con un progetto preciso e azioni mirate – per eliminare il pessimo vizio di quanti, in maniera subdola e incivile si disfano di rifiuti che potrebbero essere consegnati all’ecocentro.

Nei giorni scorsi l’assessore Aldo Salaris ha fatto il punto sugli interventi effettuati nel territorio da parte degli addetti al servizio, dei militari del corpo forestale e di vigilanza ambientale e dai barracelli per eliminare le situazioni di degrado ambientale e il pericolo per la salute dei cittadini. Con l’integrazione delle risorse disponibili si potrà pensare a un’azione molto più vigorosa e indirizzata che comprenderà anche la disponibilità e l’utilizzo di punti di videosorveglianza nelle zone maggiormente interessate dal fenomeno e in vari “siti a rischio” individuati all’interno del paese. Potrebbero così scomparire gli autentici immondezzai a cielo aperto che, oltre al disagio ambientale, creano situazioni di grave pericolo per la salute.

“Discariche rurali” incontrollate nelle quali, in totale dispregio delle disposizioni di legge e regole di civile convivenza sono accatastati materiali e rifiuti d’ogni tipo. Non deve meravigliare se fra le suppellettili presenti in questi accumuli, si possono trovare, oltre al divano, le sedie in disuso, carcasse di lavatrici e frigoriferi, mobili vari, materassi, batterie in disuso, oli esausti, rifiuti speciali, scarti di resti d’animale e animali interi, maiali, pecore e altri in avanzato stato di decomposizione, o una quantità imponente di ossa e scarti di macellazioni o spuntini fuori porta. Tutti comunque estremamente pericolosi per la salute e indiscutibilmente artefici di un impatto ambientale devastante.

Emidio Muroni

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