La Nuova Sardegna

Sassari

Creano una maxi discarica marito e moglie nei guai

di Salvatore Santoni
Creano una maxi discarica marito e moglie nei guai

Sennori, nel terreno in località Monte Timani gettati per mesi materiali di scarto All’uomo i barracelli sono risaliti da alcune fototessere trovate tra l’immondizia

30 novembre 2019
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SENNORI. Quattro persone residenti a Sorso sono finite nei guai con l’accusa di aver commesso il reato di discarica abusiva in una campagna in località Monte Timani, nel territorio di Sennori. La scoperta è arrivata dopo due mesi di indagini approfondite che hanno permesso di rovistare letteralmente nel passato dei presunti responsabili.

Nel terreno, infatti, i barracelli guidati dal comandante Giovanni Chessa hanno rinvenuto documenti, estratti conto e lettere indirizzate ai presunti autori del danno ambientale. Per uno di loro la prova è lampante: un vecchio borsello con una serie di fototessere.

L’operazione. Il blitz è scattato il 6 settembre scorso, quando una pattuglia dei barracelli si è diretta nelle campagne alla periferia di Sennori. In particolare, le divise verdi si sono adoperate per verificare la segnalazione ricevuta da alcuni cittadini rispetto a una presunta situazione di degrado ambientale nelle campagne di Monte Timani. E quando la squadra è arrivata a destinazione si è ritrovata davanti uno scempio ambientali di una certa importanza: circa mille metri di terra non recintati e infilati dentro una scarpata di una decina di metri. Una conca infarcita con un immenso cumulo di rifiuti di ogni tipo. A quel punto i barracelli hanno cominciato a setacciare la discarica a caccia di un indizio che potesse ricondurre ai responsabili dello sversamento dei rifiuti.

Le indagini. Dagli approfondimenti effettuati dai barracelli è emerso che il terreno è intestato a due coniugi ormai defunti. Il fondo è stato quindi suddiviso tra gli eredi, ma una porzione è spettata a un anziano di Sorso che però, nonostante abbia ereditato il fondo, non ha mai concluso le pratiche per l’atto di proprietà. Rovistando tra i materiali, le divise verdi sennoresi hanno rinvenuto una serie di documentazione utile alle indagini. Si tratta di numerosi estratti conto e distinte di versamento di una banca, ancora imbustati e indirizzati rispettivamente a una ditta di costruzioni con sede a Sassari e a una donna residente a Sorso. Inoltre, i barracelli hanno trovato anche comunicazioni di una finanziaria francese indirizzate a un uomo di Sorso (il marito della donna).

Le foto. Come se non bastasse, gli uomini della compagnia barracellare hanno trovato anche un vecchio borsello con all’interno le fototessere di uno dei denunciati. L’uomo, chiamato a presentarsi al comando della compagnia per riferire come persona informata sui fatti, non avrebbe preso bene l’esibizione delle foto da parte dei barracelli. E infatti avrebbe abbandonato l’ufficio senza proferire parola. La moglie, invece, avrebbe chiesto di essere sentita dai barracelli rilasciando la sua versione dei fatti. Quel verbale, insieme a quelli delle altre persone della famiglia è già arrivato in Procura.



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