La Nuova Sardegna

Sassari

Teatro Parodi invaso dai piccioni

Teatro Parodi invaso dai piccioni

Slitta la riapertura della struttura, troppi i danni causati dalla presenza di guano

30 novembre 2019
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PORTO TORRES. Per il teatro comunale “Andrea Parodi” si allungano i tempi della riapertura e lieviteranno anche le somme per riparare i danni causati dalla grande quantità di guano lasciata dai piccioni. Il Comune aveva affidato nelle settimane scorse i lavori di igienizzazione della struttura di via Matteotti ad una ditta specializzata, la Igienica Sassarese, per una importo di circa 35mila euro. Una volta che gli operatori specializzati hanno aperto le condotte di areazione, però, si sono trovati davanti ad almeno 50 centimetri di guano di piccione e hanno constatato che le stesse condotte erano state bucate dai volatili.

«Questo problema dei piccioni nell’impianto di areazione del teatro andava avanti da diversi anni – dice l’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Derudas – e si è manifestato proprio durante l’intervento della ditta: l’Igienica Sassarese ha rinunciato al lavoro perché le condotte vanno sostituite, e questo comporterà un esborso importante da parte dell’amministrazione comunale». Dopo l’affidamento del teatro grazie alle proposte elaborate da otto associazioni turritane, si pensava di riaprirlo in tempi brevi alla città e di farlo diventare un centro polifunzionale della cultura e degli spettacoli dal vivo. Ora bisogna trovare una soluzione al guano dei piccioni, dunque, e per l’assessore Derudas le alternative sul teatro Parodi sono due. «La prima ipotesi è quella di tenere chiusa la struttura e nel contempo cercare nuovi fondi – precisa -, oppure riaprirla procrastinando l’intervento e nel contempo ripristinando le condizioni di salubrità. E’ preferibile la seconda soluzione, con l’obiettivo di rendere fruibile quanto prima il teatro».

Per ora all’ufficio Cultura del Comune confermano che non è giunta alcuna richiesta di uso della struttura per organizzare eventi natalizi. Mentre parrebbe che alcune scuole di danza abbiano spostato gli spettacoli previsti. (g.m.)

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