La Nuova Sardegna

Sassari

I malati Parkinson: dateci una sede

I malati Parkinson: dateci una sede

In occasione della Giornata nazionale l’associazione promotrice lancia l’ennesimo appello al Comune

01 dicembre 2019
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SASSAR. Sala strapiena, allegro intermezzo musicale con il coro dell’associazione, la consegna del premio come “Personaggio dell’anno” a Iosè Mosca, siciliana di origine, e socia più anziana che, a novant’anni, convive con il Parkinson e non è voluta mancare. E poi le relazioni degli esperti, le domande del pubblico e tanto altro ancora. La Camera di commercio ha ospitato anche quest’anno la Giornata sassarese del Parkinson, grazie all’attiva associazione di malati “Volare si può Sognare si deve” che ha raccolto centinaia di persone per sensibilizzare su una malattia invalidante ma che non per questo non può consentire a chi ne è colpito di poter condure la propria vita vivere se si ha anche il sostegno delle istituzioni e della sanità. «Peccato solo che manchino i rappresentanti del Comune e quelli dell’Ats, che pure avevamo invitato – chiosa il presidente Franco Simula, pur nella soddisfazione di vedere tanta partecipazione alla quale ha voluto aderire anche la Brigata Sassari grazie con la presenza del colonnello Patrizio Coda.

Con il Comune, da anni l’associazione Parkinson di Sassari tenta di avere risposte per ottenere una sede adatta alle necessità degli ammalati che hanno bisogno di socializzare e di terapie complementari «perché– ha detto il presidente Simula – le cure farmacologiche hanno un effetto parziale ed è scientificamente provato che altri trattamenti concorrono al miglioramento della qualità della vita dei pazienti, sottraendoli all’isolamento e alla depressione e fornendo al tempo stesso un sostegno ai familiari». Grazie all’ospitalità di una scuola i soci possono praticare fisioterapia ma solo per due volte alla settimana. «Eppure il Comune dispone di un notevole numero di immobili inutilizzati che si stanno degradando e che invece potrebbero essere affidati alle associazioni di volontariato ».

Sul fronte delle cure, invece, qualcosa è migliorato. Franco Simula ha sottolineato che procede a pieno ritmo l’attività dell’ambulatorio Parkinson istituito con una convenzione stipulata nell’aprile del 2018 tra Ats e Aou. La nascita della struttura ha eliminato le lunghe liste d’attesa. «Siamo certi che gli attuali vertici territoriali dell’ Ats vorranno confermare e potenziare un servizio fondamentale rendendolo un centro polifunzionale nel territorio».

La giornata aveva come tema “Il riposo notturno” e due specialisti, i professori Andrea Serra e Piero Pirina. Il primo, che ha approfondito i suoi studi negli Stati Uniti, con i massimi esperti mondiali del sonno si è soffermato sui vari disturbi . Disturbi che colpiscono in particolare i parkinsoniani che devono affrontare notti senza riposo. Mentre Piero Pirina ha affrontato il tema delle apnee notturne e della patologie correlate. Ed è stato Kai Paulus, responsabile scientifico della giornata, e medico di tanti pazienti ad approfondire ancora alcuni aspetti legati alle difficoltà di prendere sonno per i malati.Che ieri hanno dato ancora una volta prova delle loro abilità canore cantando in coro diretti dal maestro Fabrizio Sanna e dedicando l’interpretazione dell’inno “Dimonios” alla Brigata Sassari. (p.f.)

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