La Nuova Sardegna

Sassari

«Esondazione rio Mannu: aiuti per gli agricoltori»

di Gavino Masia
«Esondazione rio Mannu: aiuti per gli agricoltori»

Incontro tra le imprese e il presidente della commissione Agricoltura Piero Maieli «Dobbiamo anticipare questi eventi e riparare ai gravi danni subiti dalle colture»

03 dicembre 2019
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PORTO TORRES. «Bisogna dare una risposta immediata agli agricoltori che hanno avuto danni alle proprie aziende dopo l’esondazione del rio Mannu e l’obiettivo è anche quello di ripristinare situazioni che sono state abbandonate per anni: nel sopralluogo delle campagne a Porto Torres ho visto colture distrutte dei diversi agricoltori, in particolare dell’azienda agricola Porqueddu, e i terreni resi inefficienti per le prossime annate produttive e con l’impossibilità di vendere gli ortaggi». Così il presidente della commissione regionale all’Agricoltura Piero Maieli, nell’incontro di ieri pomeriggio con il comparto agricolo della Nurra.

L’iniziativa era organizzata dalla sezione “Azione Sardista” del Psd’Az di Porto Torres – nella sala conferenze del bar La Fenice – ed era aperta a tutti gli agricoltori che nella scorsa settimane avevano subito danni dall’ondata del fiume Mannu. «Dobbiamo capire come anticipare questo tipo di eventi – ha aggiunto Maieli - mostrando un’attenzione sul territorio più puntuale con il ripristino degli argini e dei fiumi e dei canali di bonifica. Bisogna recuperare anche le situazioni critiche delle strade abbandonate, attraverso le richieste del territorio, e una delle priorità è quella di richiedere il riconoscimento dello stato di calamità naturale: mi auguro che il sindaco di Porto Torres lo abbia già fatto, poi sarà nostro compito seguire la pratica passo dopo passo negli uffici della Regione».

Altra emergenza sarà quella di avere una stima dei danni, secondo il consigliere regionale, in modo tale che si possano quantificare: «Efisio Arbau (capo di gabinetto dell’assessorato all’Agricoltura) si è reso disponibile a trovare le risorse per cercare di accompagnare la popolazione e uscire così dallo stato di emergenza». Ad ascoltare le parole del presidente della commissione Agricoltura c’erano diversi agricoltori che hanno subito danni, direttamente o indirettamente, dalla piena del rio. «Ho un terreno di 3 ettari allagato da tre anni in località Pala Conchedda (Ponte Pizzinnu) – dice Domenico Sanna – e nessuno ha mai provveduto a bonificarlo e restituirlo così alla produttività agricola». Luigi Runchina nei suoi dieci ettari di terreno non aveva ancora seminato, fortunatamente, e la speranza è che smetta di piovere: «Se le previsioni danno ancora pioggia non si può coltivare, considerando che il terreno fangoso crea problemi al passaggio del trattore». Il fiume ha inondato anche l’ettaro e mezzo di terra dell’azienda di Gavino Fenu: «Ora è tutto sporco, c’è fango ed è necessario che tutto si asciughi anche per il pascolo delle pecore». Durante l’incontro sono intervenuti anche il presidente del consorzio di bonifica della Nurra, Gavino Zirattu e il sindaco di Olmedo Faedda.

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