Porto Torres, distrutta dalle fiamme l’auto di un operaio di Sorso
L’attentato messo a segno in via Indipendenza poco dopo l’una del mattino. Intervento dei vigili del fuoco per impedire che le fiamme arrivassero alle case vicine
PORTO TORRES. Attimi di paura ieri poco dopo l’1 e 30, in via Indipendenza a causa delle fiamme altissime che stavano riducendo in cenere una Golf nera e avanzavano minacciose verso una palazzina dove vivono diverse famiglie. L’auto è di proprietà di Giovanni Nieddu, 21 anni di Sorso, era parcheggiata proprio davanti alla sua abitazione e alle altre case vicine. Lo scoppio assordante delle gomme e il bagliore improvviso hanno illuminato la via e svegliato il vicinato, che si è riversato in strada con la paura che il fuoco si propagasse fin dentro le abitazioni. Il giovane era rientrato mezz’ora prima da una serata trascorsa con gli amici e aveva deciso di restare nel nuovo appartamento, acquistato di recente, per non viaggiare di notte in direzione di Sorso. Neanche il tempo di rilassarsi, però, che all’esterno si sono sentiti i primi scoppi degli pneumatici e visti i bagliori del fuoco. Il giovane ha tentato di spegnere le fiamme con le bottigliette d’acqua, poi si è allontanato per non rischiare di rimanere coinvolto mentre la sua auto bruciava.
Ci ha pensato il vicino di casa Salvatore Manca ad allertare i vigili del fuoco del distaccamento di Porto Torres, che hanno raggiunto in pochi minuti il luogo dell’incendio e hanno provveduto a spegnere le fiamme e a mettere in sicurezza il veicolo oramai ridotto in cenere. I pompieri non avrebbero trovato nessun innesco, ma l’ipotesi di un attentato incendiario si fa sempre più concreta anche perché l’auto era stata acquistata appena sei mesi fa. I carabinieri, giunti sul luogo, stanno indagando sulla dinamica dell’incendio.
«Ho sentito uno scoppio – racconta Giovanni Nieddu – e appena ho aperto la porta ho visto la mia auto in fiamme: l’avevo acquistata con il rimborso dell’assicurazione, a seguito del grave incidente di due anni fa, e sono sicuro che qualcuno mi ha voluto fare un brutto dispetto perché era geloso che avessi una Golf nuova». Il giovane non aveva ancora la copertura assicurativa di incendio e furto e anche per questo non riesce a darsi pace di aver subito (secondo la sua versione) un attentato. «Poco dopo l’una mi sono affacciato alla porta di ingresso per fumare una sigaretta – ricorda il vicino di casa – e in via Indipendenza non c’era anima viva e neanche una macchina in lontananza. Trenta secondi dopo, quando ero rientrato nella mia stanza, ho sentito lo scoppio della ruota e ho visto le fiamme salire altissime verso la palazzina».