La Nuova Sardegna

Sassari

Porto Torres, distrutta dalle fiamme l’auto di un operaio di Sorso

di Gavino Masia
Porto Torres, distrutta dalle fiamme l’auto di un operaio di Sorso

L’attentato messo a segno in via Indipendenza poco dopo l’una del mattino. Intervento dei vigili del fuoco per impedire che le fiamme arrivassero alle case vicine 

06 dicembre 2019
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PORTO TORRES. Attimi di paura ieri poco dopo l’1 e 30, in via Indipendenza a causa delle fiamme altissime che stavano riducendo in cenere una Golf nera e avanzavano minacciose verso una palazzina dove vivono diverse famiglie. L’auto è di proprietà di Giovanni Nieddu, 21 anni di Sorso, era parcheggiata proprio davanti alla sua abitazione e alle altre case vicine. Lo scoppio assordante delle gomme e il bagliore improvviso hanno illuminato la via e svegliato il vicinato, che si è riversato in strada con la paura che il fuoco si propagasse fin dentro le abitazioni. Il giovane era rientrato mezz’ora prima da una serata trascorsa con gli amici e aveva deciso di restare nel nuovo appartamento, acquistato di recente, per non viaggiare di notte in direzione di Sorso. Neanche il tempo di rilassarsi, però, che all’esterno si sono sentiti i primi scoppi degli pneumatici e visti i bagliori del fuoco. Il giovane ha tentato di spegnere le fiamme con le bottigliette d’acqua, poi si è allontanato per non rischiare di rimanere coinvolto mentre la sua auto bruciava.

Ci ha pensato il vicino di casa Salvatore Manca ad allertare i vigili del fuoco del distaccamento di Porto Torres, che hanno raggiunto in pochi minuti il luogo dell’incendio e hanno provveduto a spegnere le fiamme e a mettere in sicurezza il veicolo oramai ridotto in cenere. I pompieri non avrebbero trovato nessun innesco, ma l’ipotesi di un attentato incendiario si fa sempre più concreta anche perché l’auto era stata acquistata appena sei mesi fa. I carabinieri, giunti sul luogo, stanno indagando sulla dinamica dell’incendio.

«Ho sentito uno scoppio – racconta Giovanni Nieddu – e appena ho aperto la porta ho visto la mia auto in fiamme: l’avevo acquistata con il rimborso dell’assicurazione, a seguito del grave incidente di due anni fa, e sono sicuro che qualcuno mi ha voluto fare un brutto dispetto perché era geloso che avessi una Golf nuova». Il giovane non aveva ancora la copertura assicurativa di incendio e furto e anche per questo non riesce a darsi pace di aver subito (secondo la sua versione) un attentato. «Poco dopo l’una mi sono affacciato alla porta di ingresso per fumare una sigaretta – ricorda il vicino di casa – e in via Indipendenza non c’era anima viva e neanche una macchina in lontananza. Trenta secondi dopo, quando ero rientrato nella mia stanza, ho sentito lo scoppio della ruota e ho visto le fiamme salire altissime verso la palazzina».
 

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