La Nuova Sardegna

Sassari

Il Ministero nomina un direttore d’ufficio nel carcere di Bancali

di Gianni Bazzoni
Il Ministero nomina un direttore d’ufficio nel carcere di Bancali

La notizia è stata diffusa ieri dal deputato Perantoni (M5S) Il parlamentare: «Si lavora alla soluzione dei problemi»

08 dicembre 2019
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SASSARI. Forse anche al ministero della Giustizia cominciano a rendersi conto della gravità della situazione attuale nel carcere di Bancali dove mancano contemporaneamente un direttore in pianta stabile e il capo della polizia penitenziaria. Le proteste delle organizzazioni sindacali ai vari livelli sembrano avere richiamato l’attenzione su un fenomeno preoccupante (considerato che il penitenziario sassarese ha quasi 100 detenuti 41bis e Alta sorveglianza 2) con una condizione che non sembra avere eguali a livello nazionale.

Ieri il deputato del Movimento 5 Stelle Mario Perantoni, componente della commissione Giustizia della Camera, ha annunciato che «il Ministero sta provvedendo a trasferire d’ufficio presso il carcere di Bancali un direttore affinché si superi l’attuale situazione di vacanza».

Il parlamentare sassarese ha fatto il punto della situazione a conclusione di una serie di interlocuzioni con il ministero della Giustizia effettuate per verificare la situazione del carcere. «Aggiungo che l’attenzione del Ministero per la situazione delle carceri di Bancali è molto alta – ha detto ancora l’avvocato Mario Perantoni – e risulta che si stia lavorando per la risoluzione dei problemi che affliggono gli istituti penitenziari, procedendo tra l'altro all'assunzione di personale di polizia penitenziaria e al riordino delle carriere».

A Bancali ormai da tempo si vive una situazione paradossale, al problema degli organici della polizia penitenziaria - a più riprese denunciato dalle organizzazioni sindacali - si è aggiunto quello della mancanza di un direttore in pianta stabile (dopo il rientro a Nuoro della dottoressa Patrizia Incollu, il ruolo viene ricoperto a scavalco dalla titolare del carcere di Alghero la dottoressa Milanesi che deve seguire anche Tempio) oltre all’assenza del comandante della polizia penitenziaria. Proprio di recente, infatti, il Dipartimento della polizia penitenziaria avrebbe disposto la revoca del provvedimento di assegnazione provvisoria del comandante di reparto della Casa circondariale di Sassari. Una situazione delicata, legata allo svolgimento di una inchiesta amministrativa per fare chiarezza su alcuni fatti che si sarebbero verificati nella struttura carceraria. E in attesa dello svolgimento delle verifiche interne, l’ufficiale non è stato sostituito.

«Resta il dramma di un importante istituto nel panorama nazionale – ha detto Francesco Laura, responsabile del coordinamento dell’Uspp – che meriterebbe una più adeguata capacità di risposta progettuale da parte dell’amministrazione centrale che, allo stato, non ci pare di poter intravedere. Si registrano provvedimenti di impiego temporanei nella catena di comando che non favoriscono un« organizzazione di lavoro stabile e ben delineata, necessaria al corretto svolgimento delle attività nell’istituto penitenziario».

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