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in via libio 

Il presepe “bainzino” ripropone costumi e mestieri dell’antichità

Il presepe “bainzino” ripropone costumi e mestieri dell’antichità

PORTO TORRES. Ormai sta diventando una piacevole tradizione nella tradizione. Nel sito di via Libio 53 della famiglia Bruzzi, sede di un importante complesso archeologico gestito dall’omonima...

10 dicembre 2019
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PORTO TORRES. Ormai sta diventando una piacevole tradizione nella tradizione. Nel sito di via Libio 53 della famiglia Bruzzi, sede di un importante complesso archeologico gestito dall’omonima fondazione, è stato inaugurato il giorno dell’Immacolata il presepe bainzino, opera di Nando Nocco e Gian Piero Fancellu. «Abbiamo voluto seguire il consiglio e l’esempio della parola di Papa Francesco che dice di fare il presepe perché è parte della nostra tradizione – spiegano – inoltre vogliamo mandare un messaggio di pace e speranza per la nostra città».

Il presepe rappresenta al meglio il mondo agropastorale della Nurra e della Porto Torres agricola, in particolare la vecchia area del rione di San Gavino che spicca con le sue abitazioni e la maestosa basilica. Nell’ambientazione agreste ecco i vari personaggi vestiti con la visthimenta tipica della Porto Torres del passato: il fontaniere, i pastori con le pecore, lu carratuneri, lu rigatteri, le donne che impastano la farina per il pane, il casaro che fa il formaggio.

Non potevano naturalmente mancare la stalla col bue e l’asinello, Giuseppe e Maria in attesa della venuta del Bambin Gesù. (e.f.)

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