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L’inchiesta sul servizio civico, in aula i primi testi dell’accusa

di Salvatore Santoni
L’inchiesta sul servizio civico, in aula i primi testi dell’accusa

SORSO. Nuova udienza in vista per il processo che vede imputati l’ex sindaco di Sorso Giuseppe Morghen e altre quattro persone tra amministratori e funzionari comunali finiti al centro di un’inchiesta...

10 dicembre 2019
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SORSO. Nuova udienza in vista per il processo che vede imputati l’ex sindaco di Sorso Giuseppe Morghen e altre quattro persone tra amministratori e funzionari comunali finiti al centro di un’inchiesta sulle presunte graduatorie pilotate del servizio civico comunale. Domani verranno sentiti i testi citati dal pm Angelo Beccu. La Procura si era mossa in seguito a un esposto presentato dall’ex consigliere comunale Michele Cossu che aveva fatto emergere presunte irregolarità nella formulazione della graduatoria per l’erogazione dei sussidi, in cambio di lavori di pubblica utilità, alle cosiddette povertà estreme. Secondo gli inquirenti, l’ex primo cittadino, l’ex assessore alle Politiche sociali Angelo Agostino Spanu, l’ex dirigente Pietro Nurra, e gli ex responsabili dei servizi sociali, Bonaria Mameli e Walter Enzo Marchetiello (all’epoca era anche segretario comunale), avrebbero procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale favorendo, tra il 2013 e il 2016, pochi utenti dei servizi sociali evitando loro la turnazione prevista dalle norme e creando di conseguenza una spesa extra a carico delle casse comunali. Durante l’udienza preliminare Morghen aveva fornito una giustificazione su come venivano utilizzati i fondi del servizio civico, spiegando che lo strumento destinato alle estreme povertà contava non soltanto sui fondi regionali ma veniva finanziato anche dalle casse comunali. L’ex sindaco aveva inoltre spiegato che il contributo veniva accordato a tutti i nominativi che presentavano richiesta. I difensori degli imputati – gli avvocati Nicola Lucchi, Daria Annunziato, Umberto Carboni, Sergio Porcu e Gabriele Satta – avevano chiesto il non luogo a procedere per i loro assistiti. Ma il gup ha deciso diversamente.

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