Carceri, il Dap: "Solo Sassari idoneo per i detenuti col 41 bis"
Gli altri dodici istituti penitenziari che ospitano 41 bis sono stati adattati con la conseguenza di non rendere possibili tutte le misure previste da questo regime carcerario
ROMA. «Le strutture penitenziarie per il regime al 41 bis dovrebbero avere una forma e un tipo di ripartizione logistica idonea: si potrebbe immaginare che i detenuti siano in celle tutte sulla medesima fila con di fronte solo il muro. In Italia ci sono 13 istituti penitenziari che hanno il 41 bis ma sono tutti adattati successivamente: l'unico che nasce con una vocazione mirata è Sassari. Gli altri come l'Aquila - dove c'è il maggior numero di detenuti al 41 bis - nascono come carceri di altro circuito, con file una di fronte all'altra: il detenuto al 41 bis si trova di fronte un altro detenuto al 41 bis e quindi qualunque forma di comunicazione è possibile tra le due celle. Poi ci anche sono i momenti di socialità, di cui i detenuti hanno diritto anche se si fa una selezione dei gruppi di socialità e poi tutto è osservato».
Lo ha detto - in una audizione sul regime di cui all'articolo 4-bis dell'ordinamento penitenziario e le conseguenze derivanti dalla sentenza della Corte Costituzionale sui permessi premio ai mafiosi - davanti alla Commissione parlamentare antimafia, il direttore del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, Francesco Basentini. (Ansa).