La Nuova Sardegna

Sassari

Il calvario dei pannoloni continuano i disservizi

Il calvario dei pannoloni continuano i disservizi

I pazienti affetti da incontinenza si lamentano con l’Ats per la qualità dei presìdi  Traverse minuscole, ritardi negli invii, ausili medici che non trattengono la pipì

12 dicembre 2019
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SASSARI. Continuano i disagi e le proteste dei pazienti affetti da incontinenza, ancora alle prese con lo scadente supporto offerto da Ats. La fornitura di traverse e pannoloni, infatti, fa acqua da tutte le parti, e le lamentele degli utenti vanno a cascata.

«Da un mese mi arrivano le traverse della misura 80 per 90 – dice un paziente – è un formato totalmente inadeguato, perché basta girarsi appena sul letto e lenzuola e materasso risultano scoperti. Ho sempre avuto in dotazione le traverse 180 per 90, che risultavano perfette per le mie esigenze. Non capisco perché sia cambiato tutto e perché il servizio sia peggiorato in questa maniera».

Ma anche chi ha necessità dei pannoloni continua a non essere soddisfatto delle nuove forniture: «Non trattengono affatto la pipì, la qualità dei presìdi è assolutamente scandente». I panni si sfilacciano, non assorbono a sufficienza, gli elastici si strappano ed è necessario cambiarli con maggiore frequenza. E ancora: non tutti i pazienti li hanno però ricevuti a domicilio, tanto che le famiglie si stanno accollando le spese di tasca loro per poterli acquistare in farmacia.

Da parte sua l’Ats Sardegna si sta occupando in prima persona del “caso pannoloni” e ha istituito un “gruppo tecnico di controllo” per venire a capo di un disagio che da un mese sta preoccupando ed esasperando disabili e famiglie. Una sorta di commissione che avrà il compito di verificare cosa non abbia funzionato nel nuovo regime di fornitura e consegna a domicilio degli ausili per incontinenti che a Sassari ha mostrato una lunga serie di inefficienze.

Il ritiro dei panni avveniva nelle farmacie e finora non aveva mai creato alcun problema all’utenza. Dal primo novembre, invece, le cose sono cambiate, e in peggio.

Le associazioni dei disabili, raccolte le proteste che provenivano dai propri iscritti, avevano rappresentato a più riprese alla Regione e all’Ats il quadro desolante e chiesto un immediato intervento.

Le consegne spesso sono parecchio in ritardo, e i destinatari hanno potuto toccare con mano la qualità inferiore delle forniture. Inoltre ci sono stati numerosi errori, alla consegna, nelle taglie e nel numero di presidi forniti, innescando ulteriori disguidi alle famiglie che hanno dovuto recarsi a segnalare la non corrispondenza delle loro richieste negli uffici dell’Assl di via Tempio, dove si sono create code per accedere al servizio. In più, per alcuni, anche la beffa di non sapere nemmeno a chi restituire i panni per l’incontinenza perché nessun li ritira anche se non servono.

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