La Nuova Sardegna

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Sassari, la missione di Campus: “salvare” 450 posti auto

Vincenzo Garofalo
Sassari, la missione di Campus: “salvare” 450 posti auto

«L’idea di cancellare altri stalli in assi fondamentali non ci appartiene». Piste ciclabili, chiesta la rimodulazione del progetto da 1 milione e 600mila euro 

15 dicembre 2019
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SASSARI. La demolizione del cordolo che delimita la pista ciclabile in via Diaz è solo il primo passo della rivoluzione Campus sui tracciati a due ruote da realizzare e già realizzati. È stato lo stesso sindaco ad annunciarlo a chiare lettere nel corso della seduta del Consiglio comunale che si è svolta ieri a Palazzo Ducale. Gian Vittorio Campus è intervenuto durante la discussione di un ordine del giorno presentato dal consigliere Mariolino Andria il 30 ottobre, proprio per chiedere la modifica della pista ciclabile in via Diaz, a causa dei pericoli rappresentati dal cordolo in cemento precompresso e dalla presenza di numerosi passi carrai lungo il percorso. Dato che tre giorni fa la Giunta ha approvato una delibera con cui si dispone l’abbattimento del cordolo e la trasformazione della pista in unidirezionale, l’ordine del giorno è stato ritirato, ma in aula si è aperta comunque una discussione.

Il consigliere Mariano Brianda ha chiesto spiegazioni al sindaco sul rischio che Sassari perda il finanziamento da 1,6 milioni di euro per il progetto “Moss – Mobilita sostenibile a Sassari”, proprio perché la Giunta ha chiesto al ministero una rimodulazione del piano di intervento.

Campus ha allontanato lo spettro di una perdita di finanziamenti e ha messo in chiaro le intenzioni dell’amministrazione sulle piste ciclabili: «L’intervento che si fa ora su via Diaz è necessario per ridurre la pericolosità di quel tratto, dovuta per esempio alla presenza di numerosi passi carrai e attraversamenti pedonali. Quel cordolo in cemento precompresso si poteva non fare e attuare soluzioni diverse, come è stato fatto a suo tempo, grazie alla mia opposizione, per la metropolitana di superficie. L’intervento in via Diaz comunque non intacca i fondi ministeriali per il progetto “Moss – Mobilità sostenibile a Sassari” è un intervento che viene fatto utilizzando avanzi di bilancio dell’amministrazione ed è un primo segnale di razionalizzazione sia del realizzabile», ha spiegato.

«Abbiamo chiesto una rimodulazione del progetto da 1 milione e 600 mila euro perché l’idea di cancellare altri 450 posti auto in assi fondamentali come via Napoli e via Amendola non ci appartiene, e questa amministrazione non lo farà. La rimodulazione che abbiamo chiesto salva tutte gli effetti benefici del progetto, a iniziare da quelli immateriali come l’educazione stradale, ma sulle piste ciclabili ci sarà una revisione del realizzato e del realizzabile, come avevamo detto in campagna elettorale». Il progetto Moss sarà quindi rivisto per avere un impatto più leggero sulle direttrici viarie molto trafficate come via Napoli – via Amendola, ha spiegato il primo cittadino, e non cancellare i posteggi lungo queste arterie. La giunta farà salve soprattutto le azioni collaterali del progetto, come la messa in campo di azioni di sensibilizzazione e promozione alluso della bicicletta, il coinvolgimento delle scuole per programmi di educazione stradale, i sistemi di bike sharing e i punti di bike parking. Ma sulla distesa di nuove strisce per le due ruote, tutto sarà rimesso in discussione.

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