La Nuova Sardegna

NULVI. Il terreno franoso intorno al ponticello, che ha determinato la chiusura al traffico della bretella di Santa Giusta, avvenuta il 25 novembre, continua inesorabilmente a… franare. Gli smottamenti causati dalla pioggia si susseguono, così come le ordinanze di chiusura e di revoca della chiusura emanate in questi giorni dall’Unione di Comuni dell’Anglona, proprietaria della strada. Dal giorno della chiusura al traffico si sta cercando una possibile soluzione al problema che sta causando tantissimi disagi alla viabilità dell’intero territorio. Una serie di incontri fra i sindaci che fanno capo all’Unione aveva portato nei giorni scorsi al reperimento dei fondi necessari per garantire un primo intervento tampone e così dopo l’apertura parziale della strada da entrambe de direzioni (Nulvi e Chiaramonti) ma solo sino al ponticello collassato, nei giorni scorsi i tecnici hanno effettuato le prove di carico sul punto franoso per verificare la tenuta della carreggiata. La perizia ha determinato, per la felicità di tantissimi automobilisti, dei tanti operatori agricoli e commerciali, delle utenze e delle economie del territorio, la riapertura di una sola corsia che con le dovute segnalazioni e con la necessaria prudenza avrebbe potuto consentire di superare lo sbarramento. Un’apposita ordinanza firmata dal neoeletto presidente dell’Unione Tiziano Lasia, sindaco di Martis, stabiliva perciò la riapertura, anche se a senso unico alternato e con divieto ai mezzi con carico superiore alle 2 tonnellate. E’ bastata però un’altra notte di pioggia intensa per determinare un ulteriore crollo dell’unica carreggiata rimasta ancora in piedi per cui si è dovuto nuovamente decretarne la chiusura. Una vera e propria beffa insomma che ora complica ulteriormente la situazione perché i fondi a disposizione dell’Unione di Comuni presenti nel capitolo Protezione Civile potrebbero non essere più sufficienti. Un grosso problema che il sindaco di Nulvi Antonello Cubaiu, i sindaci di Laerru Pietro Moro e di Tergu Gianfranco Satta, entrambi consiglieri regionali eletti nel territorio e ovviamente il nuovo presidente dell’Unione dei Comuni stanno cercando in tutti i modi di risolvere.