La Nuova Sardegna

Sassari

Certificazione europea per 36 aziende del Parco

di Gavino Masia
Certificazione europea per 36 aziende del Parco

Il marchio dell’Asinara aggiunge qualità alle prestazioni offerte dagli operatori Turismo sostenibile e Aree protette, continua il piano di crescita internazionale

24 dicembre 2019
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PORTO TORRES. Il marchio del Parco dell’Asinara si consolida come strategia positiva per il territorio con 36 aziende che operano nell’isola e che hanno superato i criteri definiti all’interno dei disciplinari della rete dei parchi e delle aree protette della Sardegna. Tra loro le visite guidate, i charter a vela e i centri di immersione. Ma anche artisti del vetro, il campo boe e altre attività produttive. L’Ente Parco sta portando avanti una serie di misure di sistema per far dialogare e promuovere gli operatori che hanno ottenuto il marchio: il percorso è infatti inserito all’interno della certificazione della Carta europea per il turismo sostenibile nelle Aree protette (Cets). Si tratta di uno strumento metodologico e una certificazione che consente all’Asinara e ai suoi operatori di inserirsi in una dimensione internazionale di qualità ambientale, insieme ad altre aree europee e imprese turistiche. L'obiettivo è la tutela del patrimonio naturale e culturale e il continuo miglioramento della gestione delle visite nell'area protetta a favore dell'ambiente, della popolazione residente, delle imprese e dei visitatori. Un modello di governance che tende a promuovere l’area protetta e tutto il suo golfo come destinazione di turismo sostenibile. La Carta europea è un piano di azioni condivise con tutto il territorio - amministrazioni e operatori economici - e nel caso dell’Asinara sono state 50 le azioni inviate a Bruxelles per un valore di oltre 4 milioni di euro. Tra le più importanti, sedici riguardano la comunicazione dell’area protetta. Dove si raccontano le caratteristiche uniche dell'Asinara legata alla natura straordinaria, alla storia recente, ma anche alla qualità dei servizi turistici offerti e dei prodotti presenti in tutta l’area vasta.

«Crediamo molto nella sostenibilità – dice il vicepresidente del Parco Antonio Diana – e stiamo investendo con progetti di efficientamento energetico su tutte le strutture in nostro uso e con una prospettiva di un Asinara a emissioni zero».

In questi giorni ha preso avvio anche l’aggiornamento del sito web del Parco, che avrà una sezione dedicata alle attività di turismo sostenibile nell’area Cets, tradotta in lingua inglese e francese con contenuti che riguarderanno l’approfondimento delle esperienze che sarà possibile vivere all’interno dell’area protetta e nel golfo.

«L’aspetto più gratificante dell’intera iniziativa è quello che ci permette di lavorare insieme agli operatori economici – aggiunge il direttore Vittorio Gazale – e di costruire reti di collaborazione con amministrazioni locali, Regione, Ministero e le tante aree protette, ad iniziare dal vicino parco di Porto Conte. L’Unione Europea, grazie alla certificazione Cets, ci facilita gli scambi anche tra stati diversi».

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