Fallisce l’assalto alla cassaforte
di Gianni Bazzoni
Rapinatori armati di fucile e pistole hanno sequestrato e legato i dipendenti. Poi la fuga senza soldi
24 dicembre 2019
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ITTIRI. Armati di fucile e pistole hanno tentato l’assalto alla cassaforte del supermercato Conad, in via Boccaccio a Ittiri. Tre banditi, con il volto coperto da passamontagna sono entrati in azione alle 4 di ieri mattina e hanno minacciato e immobilizzato (legandoli con delle fascette di plastica) i dipendenti che erano in attesa delle merci fresche da sistemare nei reparti per la vendita di giornata. I rapinatori però non sono riusciti nell’impresa e - forse per paura di essere scoperti - sono scappati via senza bottino utilizzando un furgoncino aziendale che hanno prelevato dal deposito. L’allarme è scattato poco più tardi e sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Ittiri e del comando provinciale di Sassari. É cominciata una caccia all’uomo con posti di controllo su tutto il territorio che però non ha dato risultati immediati. Diversi gli elementi raccolti dagli investigatori - comprese le immagini registrate da alcune telecamere - che potrebbero tornare utili per cercare di identificare i banditi.
I rapinatori sono entrati in azione intorno alle 4 di ieri mattina. In quel momento nel deposito accanto al piazzale del supermercato Conad erano al lavoro alcuni dipendenti impegnati a scaricare le merci di giornata da destinare alla vendita. I lavoratori sono stati minacciati dai banditi armati di fucile e pistole e costretti ad aprire una delle porte che conduce agli uffici dove si trova la cassaforte. I dipendenti sono stati imbavagliati e legati con delle fascette di plastica. Quindi i rapinatori hanno cercato di aprire la cassaforte ma non sono riusciti nell’intento, e dopo avere rovistato negli uffici hanno deciso di allontanarsi: sono saliti su uno dei furgoni del Conad presenti nel deposito e sono scappati senza bottino.
La rapina è fallita perchè qualcosa è andata storta, forse il piano non era proprio perfetto e probabilmente i banditi credevano di trovare sul posto qualcuno che fosse in grado di aprire la cassaforte. Ma non è stato così.
Sono stati alcuni dei lavoratori - poco più tardi - a liberarsi e a dare l’allarme con una chiamata ai carabinieri. Oltre ai militari della stazione, a Ittiri sono arrivati i colleghi del Nucleo investigativo del comando provinciale di Sassari. Sono stati eseguiti rilievi e acquisite immagini delle telecamere (anche di altre zone del territorio), sentiti anche i lavoratori che i banditi hanno tenuto in ostaggio fino a quando non hanno deciso di rinunciare al colpo. Caccia aperta alla banda, ricerche nelle zone dell’agro per individuare anche il furgone rubato e usato per la fuga.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
I rapinatori sono entrati in azione intorno alle 4 di ieri mattina. In quel momento nel deposito accanto al piazzale del supermercato Conad erano al lavoro alcuni dipendenti impegnati a scaricare le merci di giornata da destinare alla vendita. I lavoratori sono stati minacciati dai banditi armati di fucile e pistole e costretti ad aprire una delle porte che conduce agli uffici dove si trova la cassaforte. I dipendenti sono stati imbavagliati e legati con delle fascette di plastica. Quindi i rapinatori hanno cercato di aprire la cassaforte ma non sono riusciti nell’intento, e dopo avere rovistato negli uffici hanno deciso di allontanarsi: sono saliti su uno dei furgoni del Conad presenti nel deposito e sono scappati senza bottino.
La rapina è fallita perchè qualcosa è andata storta, forse il piano non era proprio perfetto e probabilmente i banditi credevano di trovare sul posto qualcuno che fosse in grado di aprire la cassaforte. Ma non è stato così.
Sono stati alcuni dei lavoratori - poco più tardi - a liberarsi e a dare l’allarme con una chiamata ai carabinieri. Oltre ai militari della stazione, a Ittiri sono arrivati i colleghi del Nucleo investigativo del comando provinciale di Sassari. Sono stati eseguiti rilievi e acquisite immagini delle telecamere (anche di altre zone del territorio), sentiti anche i lavoratori che i banditi hanno tenuto in ostaggio fino a quando non hanno deciso di rinunciare al colpo. Caccia aperta alla banda, ricerche nelle zone dell’agro per individuare anche il furgone rubato e usato per la fuga.
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