Una sede per la Protezione civile
di Franco Cuccuru
Uri, avrà il suo quartier generale nei locali dell’ex mattatoio grazie ai 300mila euro della Regione
28 dicembre 2019
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URI. Con l’ultima variazione di bilancio, la giunta regionale ha stanziato 300 mila euro a favore del Comune di Uri per la riqualificazione dell’ex mattatoio comunale da adibire a nuova sede della Protezione civile. Un importante intervento che consentirà da un lato il recupero di una struttura da anni in completo stato di abbandono, dall’altro garantirà alla associazione locale una nuova sede idonea e moderna, adatta alleattività di volontariato gestite dalla Protezione Civile in convenzione col Comune, oltre che un’area attrezzata da destinare a parco macchine.
«Un grande risultato per la nostra comunità – ha commentato la sindaca Lucia Cirroni, elogiando la Protezione civile e il suo presidente Nicola Biddau –. Ho già firmato la convenzione con la Regione per il trasferimento delle somme e procederemo immediatamente all’affidamento della progettazione e all’appalto dei lavori».
La protezione civile di Uri, con i suoi 40 volontari, ha festeggiato da poco i suoi 30 anni di onorato servizio in favore della collettività. È molto attiva in tutto il Coros. Innumerevoli sono le missioni fuori dal suo teritorio, grazie all’abilitazione di “operatività speciale” che ha permesso svariate operazioni come quelle di supporto allo sbarco di migranti in Sardegna, oppure quelle per il terremoto del centro Italia (2016), o le alluvioni di Olbia (2013) e Capoterra (2008). Senza ovviamente tralasciare il primario servizio antincendio boschivo, sempre in prima fila con o senza l’ausilio di elicotteri e canadair. «Svariati incontri nelle sedi regionali hanno preceduto questo traguardo, per far capire cosa rappresenta l’Avpc Uri a livello regionale e non solo – ha detto l’assessore ai Lavori pubblici e Protezione Civile Michele Fiori –. È venuto più volte a trovarci Michele Pais, presidente del consiglio regionale, che ha passato una intera giornata con la nostra amministrazione e la Protezione Civile alla chiusura del campo scuola 2019 con circa 30 bambini. Ringraziamo lui e la giunta regionale per avere ascoltato le nostre istanze».
Attualmente l’associazione è dotata di mezzi moderni e funzionali, attrezzature speciali e all’avanguardia come la recente dotazione di un drone tecnologicamente molto avanzato provvisto di telecamera termica ed altri sensori che, grazie ai suoi piloti opportunamente formati, ha reso possibile l’iscrizione dell’associazione di Uri nell’apposito Albo regionale per la “ricerca di persone disperse” gestito dalla competente Prefettura. «Intensa è anche la collaborazione con l’amministrazione comunale come nelle attivazioni del Coc (Centro Operativo Comunale) per manifestazioni di rilievo, ma con lo sguardo sempre vigile verso emergenze di vario tipo e gravità, oppure con vari enti e forze dell’ordine per i campi scuola estivi che ogni anno coinvolgono tantissimi ragazzi che saranno i nuovi volontari del domani – ha sottolineato l’assessore Michele Fiori –. Anche per questo la nostra amministrazione ha lavorato per regalare una nuova sede operativa ai volontari della Protezione Civile, con l’auspicio che possano lavorare per la sicurezza delle nostre comunità per tanti anni a venire».
«Un grande risultato per la nostra comunità – ha commentato la sindaca Lucia Cirroni, elogiando la Protezione civile e il suo presidente Nicola Biddau –. Ho già firmato la convenzione con la Regione per il trasferimento delle somme e procederemo immediatamente all’affidamento della progettazione e all’appalto dei lavori».
La protezione civile di Uri, con i suoi 40 volontari, ha festeggiato da poco i suoi 30 anni di onorato servizio in favore della collettività. È molto attiva in tutto il Coros. Innumerevoli sono le missioni fuori dal suo teritorio, grazie all’abilitazione di “operatività speciale” che ha permesso svariate operazioni come quelle di supporto allo sbarco di migranti in Sardegna, oppure quelle per il terremoto del centro Italia (2016), o le alluvioni di Olbia (2013) e Capoterra (2008). Senza ovviamente tralasciare il primario servizio antincendio boschivo, sempre in prima fila con o senza l’ausilio di elicotteri e canadair. «Svariati incontri nelle sedi regionali hanno preceduto questo traguardo, per far capire cosa rappresenta l’Avpc Uri a livello regionale e non solo – ha detto l’assessore ai Lavori pubblici e Protezione Civile Michele Fiori –. È venuto più volte a trovarci Michele Pais, presidente del consiglio regionale, che ha passato una intera giornata con la nostra amministrazione e la Protezione Civile alla chiusura del campo scuola 2019 con circa 30 bambini. Ringraziamo lui e la giunta regionale per avere ascoltato le nostre istanze».
Attualmente l’associazione è dotata di mezzi moderni e funzionali, attrezzature speciali e all’avanguardia come la recente dotazione di un drone tecnologicamente molto avanzato provvisto di telecamera termica ed altri sensori che, grazie ai suoi piloti opportunamente formati, ha reso possibile l’iscrizione dell’associazione di Uri nell’apposito Albo regionale per la “ricerca di persone disperse” gestito dalla competente Prefettura. «Intensa è anche la collaborazione con l’amministrazione comunale come nelle attivazioni del Coc (Centro Operativo Comunale) per manifestazioni di rilievo, ma con lo sguardo sempre vigile verso emergenze di vario tipo e gravità, oppure con vari enti e forze dell’ordine per i campi scuola estivi che ogni anno coinvolgono tantissimi ragazzi che saranno i nuovi volontari del domani – ha sottolineato l’assessore Michele Fiori –. Anche per questo la nostra amministrazione ha lavorato per regalare una nuova sede operativa ai volontari della Protezione Civile, con l’auspicio che possano lavorare per la sicurezza delle nostre comunità per tanti anni a venire».
