La Nuova Sardegna

Sassari

Canalis (Flc Cgil): Monte Rosello basso sacrificata per interessi

SASSARI. Dura protesta della Flc Cgil di Sassari, contro la decisione della giunta comunale di sopprimere l’autonomia dell’Istituto comprensivo di Monte Rosello basso e appello alla mobilitazione del...

30 dicembre 2019
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SASSARI. Dura protesta della Flc Cgil di Sassari, contro la decisione della giunta comunale di sopprimere l’autonomia dell’Istituto comprensivo di Monte Rosello basso e appello alla mobilitazione del segretario generale Luigi Canalis a tutti i sindacati, il personale della scuola, le famiglie e la città.

In una nota Canalis denuncia che la scelta fatta «prosegue sulla strada dell’impoverimento dell’offerta formativa della nostra città. Non bastavano i tagli scellerati già attuati negli anni scorsi su proposta della precedente amministrazione, adesso, ancora una volta senza che dalla giunta regionale fossero arrivate sollecitazioni in tal senso, l’assessora Rosanna Arru ha deciso che Sassari debba immolare un’altra istituzione scolastica sull’altare della presunta razionalizzazione dell’offerta formativa; un bel modo per infiocchettare (d’altronde siamo a Natale) un altro bel taglio».

Il segretario della Flc Cgil ricorda i risultati che gli accorpamenti operati nel recente passato hanno prodotto: tre autonomie scolastiche in meno, quindi tre dirigenti scolastici, tre direttori dei servizi amministrativi e un numero notevole di assistenti amministrativi e collaboratori scolastici in meno. « E il nuovo taglio proposto produrrà gli stessi effetti: altrimenti perché sarebbero stati attuati tutti questi accorpamenti?». L’altro effetto negativo di queste scelte, denuncia la Flc Cgil, è stato quello di aver creato istituti mostro, con anche 1200/1300 alunni, con decine di plessi, spesso distanti anche 20, 30 chilometri dalla sede centrale. «Parliamo dei famosi istituti comprensivi dai mille tentacoli, difficili da gestire e privati della loro storia e identità. Ma questo poco importa a chi pensa solo ai numeri e agli interessi di bottega; perché di questo alla fine si tratta;:di dirigenti scolastici che ragionando sul proprio tornaconto, chiedono e ottengono che una istituzione scolastica in ottima salute, situata in un quartiere che merita ben altra attenzione, venisse sacrificata».

Canalis afferma che «il sindacato, le parti sociali, la città non possono rimanere indifferenti di fronte a questa scelta illegittima, sbagliata e opportunistica. Razionalizzare la composizione interna dei diversi comprensivi è altra cosa, e su questo non ci sono da parte della Flc preclusioni e pregiudizi, ma tutto deve avvenire alla luce del sole e col coinvolgimento delle parti sociali, ignorate dall’assessora Arru».

La Flc Cgil conclude affermando che «Sassari e l’intera Sardegna hanno bisogno di ben altro che beceri calcoli di bottega, hanno bisogno di un piano strategico di rilancio della rete scolastica, di nuove e più consistenti risorse, perché solo questo permetterà di invertire l’impoverimento e il deterioramento dell’offerta formativa, frutto di decenni di tagli sconsiderati».



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