La Nuova Sardegna

Sassari

Zentile: «Così si uccide una scuola sana»

Zentile: «Così si uccide una scuola sana»

Il dirigente scolastico di Monte Rosello Basso contrario alla perdita di autonomia: «Il Comune sbaglia»

03 gennaio 2020
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SASSARI. «Perché proprio la nostra scuola deve essere privata dell’autonomia? Così si vuole sacrificare un Istituto comprensivo sano, con una storia da difendere, con progetti di didattica avviati e che ora sono messi in pericolo insieme con i posti di lavoro di amministrativi e ausiliari». Paolo Zentile, dirigente di Monte Rosello Basso non ci sta. E dice la sua nella lunga querelle che si è aperta dopo che la giunta comunale, nella riorganizzazione della rete scolastica, ha deliberato di sopprimere l’autonomia della scuola a vantaggio dei Comprensivi di Monte Rosello Alto e di San Donato.

Zentile non accetta proprio l’idea: «È come che per curare due pazienti malati si decida di sopprimere quello sano: non ci vedo alcuna logica anche alla luce del fatto che la Regione, a cui spetta l’ultima parola sul dimensionamento scolastico, proprio quest’anno aveva annunciato che avrebbe conservato tutte le autonomie esistenti. Nessun taglio, insomma, come era avvenuto in passato, proprio per salvaguardare le istituzioni scolastiche e il ruolo importante che svolgono nel territorio».

Il dirigente di Monte Rosello Basso parla anche alla luce della lunga esperienza che lui, sassarese, ha avuto in tutte le province sarde, prima come insegnante e poi come direttore scolastico. E afferma di aver fatto con entusiasmo la scelta di guidare il Comprensivo, che rischia ora la soppressione, «perché mi interessava lavorare in quella scuola, in quel quartiere, perché tanto è stato fatto e tanto c’è ancora da fare».

Paolo Zentile non si trova d’accordo, inoltre, sulla presa di posizione dei sette colleghi I dirigenti scolastici degli istituti “Pasquale Tola”, Monte Rosello Alto, San Donato, Li Punti, “Pertini Biasi”, “Salvatore Farina” e Brigata Sassari che hanno pubblicamente appoggiato la scelta fatta dall’amministrazione comunale di ridurre da nove a otto i Comprensivi in quanto condivisa nel corso della riunione del 9 dicembre e già considerata in anni precedenti. «Sono rimasto stupito – afferma – perché non era quello che ci eravamo detti nel corso di quella riunione con l’assessora all’Istruzione Rosanna Arru. Da Latte Dolce, ad esempio, era arrivata una proposta diversa sulla rivisitazione della rete scolastica comunale, che poteva essere presa in considerazione, mentre è passata quella di togliere l’autonomia alla nostra scuola».

Zentile ricorda che anche i sindaci nella conferenza provinciale sul dimensionamento scolastico avevano bocciato a maggioranza «uno schema che andava contro la difesa delle autonomie. Se tanti sindaci si sono espressi conto, un motivo ci sarà, non si tratta di una mia posizione personale». E il dirigente ribadisce quella che è anche la posizione dei sindacati: e cioè che ci sarà una perdita di posti di lavoro. «Tra amministrativi e ausiliari ne vengono messi a rischio una decina. Non è un aspetto che si può sottovalutare».



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