La Nuova Sardegna

Sassari

Ubriachi alla guida, velocità e distrazione così la vita è un gioco

di Gianni Bazzzoni
Ubriachi alla guida, velocità e distrazione così la vita è un gioco

La polizia stradale ha fermato 4 giovani, ritirata la patente È una emergenza vera, il rischio continuo dei pedoni

07 gennaio 2020
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SASSARI. In quattro guidavano ubriachi, uno circolava senza patente. Sono gli ultimi dati dei controlli appena effettuati dalle pattuglie della polizia stradale disseminate nel territorio per prevenire incidenti e salvare vite umane. Ormai è una guerra, tutti i giorni. A volte si arriva in tempo, in altri casi l’intervento scatta quando si è già verificato l’incidente.

Non c’è verso di cambiare l’ordine delle cose, anche perchè quasi sempre le tragedie finiscono nelle cronache locali e solo quando le proporzioni sono rilevanti - come è accaduto per la strage in valle Aurina in Alto Adige - allora la notizia rimbalza a livello nazionale e la gravità della situazione viene percepita da tutti.

In provincia di Sassari ci sono stati quasi 1400 incidenti nel 2018 (erano stati poco meno di 1300 nel 2017), in aumento i feriti che sono passati da 1940 a 2031. Le statistiche - anche quelle diffuse di recente nel report della polizia locale di Sassari - indicano che nel territorio provinciale la maggior parte degli incidenti (353, pari al 32,6 per cento) accadono per il mancato rispetto della segnaletica; nell’ordine poi arrivano quelli per distrazione alla guida 217 (19,71), il mancato rispetto della distanza di sicurezza, 194 (17,62) e per la velocità eccessiva, 157 (14,26). Poi ci sono anche quelli che viaggiano contromano e i sorpassi azzardati.

Quella che segnala l’emergenza degli ubriachi e drogati alla guida dei veicoli è una emergenza che è stata denunciata da anni. E avere introdotto il reato di omicidio stradale evidentemente non è bastato per rimuovere certi comportamenti che purtroppo si ripetono ogni giorno.

«Se attivi un posto di controllo è come calare la rete e devi solo attendere che arrivino i pesci – racconta un agente che da tanti anni lavora per strada – ogni volta se ne contano 4 o 5. E quando contesti il reato c’è perfino chi mostra sorpresa, quasi a volre dire: ma cosa ho fatto di male? Ecco, purtroppo c’è ancora tanto da fare, anche se molto è stato fatto».

Alcol, più velocità, più distrazione: il mix micidiale è sostanzialmente questo. Tre elementi che trasformano i guidatori (il più delle volte giovanissimi e poco esperti) in potenziali “killer di strada”.

Un capitolo a parte è quello che riguarda i pedoni, spesso appaiono sulla scena come ostacoli che vengono abbattuti come birilli. Nel 2018 nella provincia di Sassari ci sono stati incidenti con 143 pedoni coinvolti: in 86 casi chi transitava a piedi non aveva alcuna responsabilità, in altri 57 invece è stata rilevata una corresponsabilità da parte dei pedoni (accade che in certe situazioni i pedoni siano vittime della loro stessa distrazione: camminano con lo sguardo fisso sul cellulare, con le cuffiette e musica a tutto volume che li isola dal mondo). É una emergenza vera, purtroppo. In passato la raccomandazione principale era quella di attraversare sulle strisce pedonali, oggi le statistiche indicano che quella “fascia protetta” viene violata da automobilisti che non si fermano, che non si rendono conto, non vedono se non quando è già avvenuta la tragedia.

Guida aggressiva, impaziente, senza rispetto, fretta senza senso con sorpassi assurdi per poi fermarsi di colpo poche decine di metri più avanti. E quelle tragedie che nella maggior parte dei casi si potevano evitare.

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