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Il “Parco per tutti” presto realtà: a Ploaghe aperto il cantiere

Il “Parco per tutti” presto realtà: a Ploaghe aperto il cantiere

PLOAGHE. Con l'inizio dei lavori del “Parco per tutti” di Ploaghe, avvenuto lo scorso mercoledì, è partito il primo cantiere del Programma di Sviluppo Territoriale “Anglona Coros-Terre di tradizioni”....

10 gennaio 2020
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PLOAGHE. Con l'inizio dei lavori del “Parco per tutti” di Ploaghe, avvenuto lo scorso mercoledì, è partito il primo cantiere del Programma di Sviluppo Territoriale “Anglona Coros-Terre di tradizioni”. Un programma imponente che ha visto 23 Comuni allearsi (12 del Coros e 11 dell'Anglona che è anche soggetto attuatore) per elaborare insieme un unico progetto finanziato dalla Regione con 26 milioni di euro e cofinanziato dalla stessa Unione del Coros con 400mila euro, a cui vanno a sommarsi gli 865mila euro di risorse aggiuntive della Cei (Conferenza episcopale sarda) per la valorizzazione degli edifici di culto di particolare valore storico e culturale e gli altri fondi per il funzionamento degli uffici messi a disposizione sempre dalla Regione. In totale quasi 28 milioni di euro per oltre 80 nuove opere pubbliche messi a disposizione di due territori che hanno puntato sulle strategie della valorizzazione degli “attrattori culturali” e del “benessere della persona”.

Proprio su quest’ultima strategia si inserisce il parco inclusivo di Ploaghe, la cui ipotesi progettuale è quella di creare uno spazio verde accogliente, privo di barriere architettoniche, dove verranno installati giochi e attrezzature accessibili e fruibili a tutti, ma anche un giardino esperienziale in grado di allenare i sensi per stimolare e riabilitare le percezioni delle persone, in particolare di quelle in condizione di disabilità. Secondo un recente censimento sono solo una trentina le strutture di questo tipo in Italia. In aree come queste bambini che possono correre, ragazzi che usano la carrozzina, persone ipovedenti, bimbi con disabilità motoria sono in grado di giocare e fare esperienze insieme, grazie a un’architettura che permette alle persone con disabilità di scoprire il senso della vita attraverso il contatto con la natura e i cinque sensi.

Doppiamente soddisfatto il presidente del Coros e sindaco di Ploaghe Carlo Sotgiu: «Finalmente è stata posata la prima pietra di uno degli oltre 80 cantieri che partiranno da qui fino al 2021. Per chi, come me, ha seguito tutto l'iter della programmazione territoriale, è un vero motivo di orgoglio vedere partire le prime opere in così poco tempo. Merito dei colleghi sindaci che hanno mostrato impegno sinergico e grande progettualità. Sono ulteriormente soddisfatto perché la riqualificazione dell'area dell'ex sugherificio, all'ingresso del paese, rientrava in un piano complessivo di riqualificazione della zona».

Mauro Tedde



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