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L’ex casa parrocchiale passa al Comune e sarà demolita

L’ex casa parrocchiale passa al Comune e sarà demolita

MARA. Passerà al Comune di Mara l’immobile e le relative pertinenze sito in via Dante, già destinato a casa parrocchiale, di proprietà della Diocesi Alghero–Bosa. È quanto risulta dalla...

10 gennaio 2020
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MARA. Passerà al Comune di Mara l’immobile e le relative pertinenze sito in via Dante, già destinato a casa parrocchiale, di proprietà della Diocesi Alghero–Bosa. È quanto risulta dalla deliberazione del consiglio comunale, che accetta la donazione fatta dalla stessa Diocesi, e dà mandato agli uffici per il completamento della pratica. E il responsabile dell’area amministrativa – che è il sindaco Salvatore Ligios – ha adottato la determinazione per il conferimento ad un professionista dell’incarico della redazione dell’atto notarile.

L’immobile è composto da un edificio residenziale più rustici e corte esclusiva, di 9,5 vani, compresa pertinenza, per un totale di 328 mq, escluse le aree scoperte di 314 mq.

L’intento dell’amministrazione comunale, considerate le pessime condizioni dell’edificio, è quella di demolirlo, per creare un’area da destinare a giardini, in cui potrebbe trovare spazio anche il monumento ai caduti, che Mara ancora non ha. Una volta completati gli atti amministrativi, entro la primavera dovrebbe essere fatta la demolizione, e poi il passo successivo sarebbe la sistemazione definitiva dell’area. L’intervento verrà attuato con fondi del bilancio comunale. Della casa parrocchiale di via Dante si parlò nel 2017, anche sulle pagine della Nuova, quando il sindaco Salvatore Ligios, considerati i rischi che l’edificio rappresentava per l’incolumità pubblica, dovette adottare una ordinanza che obbligava il parroco – nella sua qualità di legale rappresentante per i paesi di Mara e Padria delle proprietà della chiesa parrocchiale di Alghero - a “provvedere al ripristino delle pareti pericolanti dell’immobile, al fine di eliminare l’immediato pericolo di caduta calcinacci, entro 20 giorni dalla notificazione della presente”. La stessa ordinanza disponeva il divieto di sosta e di passaggio nell’area interessata, che risulta tuttora transennata. Era successo allora, che dalla facciata della casa e dall’architrave di una finestra che dà sulla via Dante, cadessero dei grossi calcinacci che erano andati a finire sulle auto parcheggiate nella stessa via Dante. La cosa aveva creato anche un certo malumore fra l’istituzione religiosa e quella pubblica, che poi era però rientrato, tant’è che alla fine, la soluzione condivisa è stata quella della donazione.

Mario Bonu

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