La Nuova Sardegna

Sassari

«Da noi mai sessismo però se è stata offesa le chiedo scusa io»

di Salvatore Santoni
«Da noi mai sessismo però se è stata offesa le chiedo scusa io»

Il sindaco alla ex vice dimessa: spero che torni sui suoi passi Ma dalla maggioranza arriva anche qualche frecciatina

11 gennaio 2020
4 MINUTI DI LETTURA





VALLEDORIA. «Io non c’ero, e quindi non so con certezza che cosa è stato detto nel campo sportivo. Ma se c’è stato qualcosa che è sfuggito di mano, sono il primo a chiedere a scusa. Sono il capo dell’amministrazione ed è giusto che io mi assuma la responsabilità».

Non si può dire che sia scoppiata la pace, ma qualcosa nel caso Valledoria si muove. Dopo una settimana di bufera, infatti, il sindaco Paolo Spezziga ha deciso di fare da parafulmine alla vicenda – quel «Lei non conta un ca…» riferito alla sua vice, che si è dimessa mettendo a rischio di caduta dell’intera amministrazione comunale – mettendo sul tavolo un mazzo di scuse e anche qualche sassolino.

La frase infelice, pronunciata da un consigliere di maggioranza davanti ai dirigenti della polisportiva del paese mentre la squadra veniva sfrattata dal campo di calcio, ha suscitato l’indignazione dell’amministratrice, che l’indomani ha abbandonato l’esecutivo con una lettera molto critica non soltanto riferita al fatto in sé, ma anche sui precedenti due anni e mezzo di mandato amministrativo.

Per superare lo stallo il primo cittadino punta oggi su due cose ben precise: scrollarsi di dosso il discorso sessismo e tentare il miracolo di far rientrare l’ex vice in squadra. «Sono venuto a conoscenza della situazione soltanto l’indomani e ho inviato un messaggio nella chat dell’amministrazione facendo un appello al buon senso». E poi riferendosi all’ex vice aggiunge: «L’ho sempre trattata come una figlia, con grande rispetto e con grande sintonia e collaborazione. E poi sessista io? Sono stato il primo in sessant’anni in Comune a nominare un vice donna». «Mi auguro che Claudia ritorni sui suoi passi – aggiunge – ma una cosa è chiara: non siamo disposti a cedere ad alcun tipo di ricatto. Per questo finché c’è una maggioranza il Comune rimarrà in piedi».

Inoltre il sindaco non ha digerito la connessione tra due temi che a suo dire avrebbe fatto la sua ex vice. «Si collegano due situazioni – spiega Paolo Spezziga – il fatto di venerdì e l’azione amministrativa degli ultimi due anni e mezzo. Questo non va bene». E sottolinea: «Abbiamo varato un’amministrazione all’insegna della legalità e della trasparenza. Stiamo cambiando in meglio il volto del paese e questo dissenso di cui parla Claudia nelle sue dimissioni non trova riscontro negli atti, che sono sempre stati votati all’unanimità». La decisione di lasciare lo scranno di vice ha gettato nel panico l’intera maggioranza, che si regge – o reggeva, dipende dai punti di vista – su un unico voto di scarto. E quindi la domanda che da giorni tiene banco in municipio è questa: perché?

Claudia Spezziga ha spiegato pubblicamente le sue ragioni, ma in maggioranza hanno una certezza diversa: l’indignazione per quel «Lei non conta un ca…» è stata soltanto un pretesto. Il primo cittadino e i suoi sono infatti convinti che c’è dell’altro. «Non saprei – riprende il sindaco – ma c’è qualcosa perché la situazione si è modificata da un giorno all’altro».

La consigliera Antonella Mattana, invece, sembra avere le idee molto chiare sul perché l’ex vicesindaca è andata via: «Sicuramente l’opposizione l’ha corteggiata per bene. Ci hanno provato anche con me e non è andata in porto, con lei invece è andata in porto. Probabilmente le hanno promesso una poltrona un po’ più alta».

A monte della bufera c’è un rapporto complicato con la polisportiva di Valledoria, che milita nel campionato di calcio di Promozione. O meglio, così l’ha definito il presidente Danilo Stangoni. Secondo il sindaco e i suoi, invece, le cose non stanno così. «L’ultima riunione con la polisportiva è finita talmente bene che ci hanno invitato pure a cena – dice l’assessore allo Sport, Mario Serra – e poi il 30 dicembre mi è arrivato un messaggio per la richiesta del campo sportivo e ho detto ai dirigenti di andare dal funzionario comunale».

L’intervista rilasciata alla Nuova da Claudia Spezziga ha generato voci – a quanto pare non confermate – di querele nei suoi confronti. Ai piani alti del municipio negano infatti di aver intrapreso azioni contro l’ex vicesindaca. Però i suoi ex compagni di viaggio condividono tutti una profonda amarezza per la piega che ha preso la storia. Anche loro respingono infatti con forza l’etichetta di sessismo sulla vicenda. Fa eco – a distanza, via whatsapp – l’assessora alle Politiche sociali, Rossella Dore, che scrive: «Non ho mai assistito a episodi sessisti o mi sono mai sentita messa da parte. Il sindaco e la giunta mi hanno riservato la massima fiducia per farmi valere come donna e come amministratrice».

L’assessore al Turismo Gianni Maguledda, invece, è molto risentito anche per quel «scellerati» con cui si è chiusa l’intervista dell’ex vicesindaca: «È sempre stata trattata con i guanti. E non siamo persone scellerate, in Comune si lavora per il bene di Valledoria».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative