il campeggio invernale
Gli scout Cngei nel Marghine per scoprire la cultura sarda
PORTO TORRES. La sezione degli scout Cngei di Porto Torres ha svolto il campeggio invernale nei locali della colonia ex Eca di Macomer, affrontando un percorso di studio e approfondimento delle...
12 gennaio 2020
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PORTO TORRES. La sezione degli scout Cngei di Porto Torres ha svolto il campeggio invernale nei locali della colonia ex Eca di Macomer, affrontando un percorso di studio e approfondimento delle tradizioni e della cultura della Sardegna. Il tutto grazie anche al patrocinio dell’amministrazione del Marghine, guidata dalla vice sindaca Rossana Ledda che ha effettuato in prima persona l'accoglienza del gruppo. Per lo spostamento delle 60 ragazze e ragazzi di età compresa tra i 7 e i 17 anni - provenienti da Porto Torres, Alghero e Sassari e accompagnati da 10 adulti animatori della realtà scoutistica turritana - si è deciso di usare il treno potendo godere della disponibilità dal personale di Trenitalia. Al loro arrivo gli scout sono stati travolti dall'ospitalità dei nuovi amici del volontariato macomerese: l'Asd Joy Onlus impegnata nell'inclusione sociale e i volontari antincendio della Protezione civile che hanno cucinato i prodotti tipici del luogo per tutta la truppa, in un sodalizio che ha lasciato gli ospiti sgomenti per la generosità tipica del cuore della Sardegna.
«Il tema sul quale si è sviluppata l'attività ha visto come protagonista la cultura delle maschere del carnevale tradizionale della Sardegna – ricorda il capo comunicazione Cngei Massimo Piras -, visto l'approssimarsi della ritualità del fuoco di Sant'Antonio, e ad approfondire il racconto sulle maschere tipiche della Barbagia la cultura di Maria Sedda e una coppia di Boes e Merdules interpretati da Antonio Sedda e Giacomo Frassu della Protezione civile di Ottana». (g.m.)
«Il tema sul quale si è sviluppata l'attività ha visto come protagonista la cultura delle maschere del carnevale tradizionale della Sardegna – ricorda il capo comunicazione Cngei Massimo Piras -, visto l'approssimarsi della ritualità del fuoco di Sant'Antonio, e ad approfondire il racconto sulle maschere tipiche della Barbagia la cultura di Maria Sedda e una coppia di Boes e Merdules interpretati da Antonio Sedda e Giacomo Frassu della Protezione civile di Ottana». (g.m.)