Sassari, suore in corsia per mancanza di oss: polemica dei sindacati
Tuonano le organizzazioni dei lavoratori: "L'Aou deve sbloccare i concorsi"
15 gennaio 2020
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SASSARI. La Aou di Sassari cerca di supplire alla mancanza di operatori socio sanitari nei reparti degli ospedali chiamando al lavoro le suore e mandando su tutte le furie i sindacati che da tempo chiede lo sblocco dei concorsi e la relativa assunzione dalle graduatorie del personale necessario. Questa mattina 15 gennaio il direttore della Struttura complessa, Antonio Solinas, e il direttore generale dell'Aou hanno firmato una delibera con cui è dato mandato agli uffici di stipulare una convenzione con la Congregazione religiosa delle figlie della carità di San Vincenzo de Paoli.
La Convenzione avrà una durata di 3 anni e in base agli accordi le suore in possesso di qualifica Oss saranno chiamate al lavoro, e regolarmente retribuite in base ai contratti di categoria e in risposta al fabbisogno di personale dell'Aou. «Una simile decisione andava ponderata e magari discussa preventivamente anche con le organizzazioni sindacali, non foss'altro che il dispositivo oltre ad apparire singolare, ravvisa, in ordine alle condizioni in esso contenute, una serie di elementi di dubbia legittimità», protesta il segretario territoriale della Cisl Fp di Sassari, Antonio Monni.
«Davanti ad una platea numerosa di personale Oss che aspetta lo sblocco del concorso bandito da questa azienda lo scorso anno, a cui si aggiungono i numerosi colleghi presenti nelle graduatorie per tempi determinati, la scelta di convenzionarsi con la Congregazione religiosa oltre ad apparire azzardata, sta generando, comprensibilmente, numerose polemiche», conclude Monni, che chiede all'Azienda «la convocazione urgente di un tavolo sindacale».(Ansa).
