Più incidenti sulle strade per colpa del cellulare
di Luca Fiori
Diminuisce invece il numero di pedoni investiti: 77 nel 2019 contro i 94 del 2016 Il comandante Gianni Serra: linea dura contro chi usa il telefonino al volante
17 gennaio 2020
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SASSARI. C'è un dato che più di tutti colpisce in mezzo al corposo report dell’attività 2019 della polizia locale di Sassari. In città nell’anno appena concluso sono aumentati gli incidenti stradali (1008) e purtroppo anche i decessi (8), ma sono diminuiti ancora – rispettando il trend degli ultimi anni – i pedoni investiti sulle strade urbane.
Nel 2019 sono state 77 le persone coinvolte in incidenti nelle vie della città, con un calo del 22 percento a partire dal 2016. Da quando cioè il comando di via Carlo Felice ha deciso di affrontare con coraggio e con campagne pubbliche e sociali quella che in città era diventata una vera emergenza.
Quattro anni fa erano state addirittura 94 le persone a piedi rimaste coinvolte in incidenti stradali, ma da quel momento il problema è stato studiato con l’intenzione di trovare delle contromisure. È così che era nata la campagna “Smartphone Zombie” che aveva attirato su Sassari l’attenzione dei media di tutta Europa. Lo scorso anno sono state 134 le persone a piedi beccate e sanzionate i in prossimità di attraversamenti pedonali con il naso ficcato dentro lo schermo del telefonino e con il rischio quindi di finire sotto una macchina.
«Non vogliamo perseguitare i pedoni – ha detto il comandante Gianni Serra nel corso della presentazione alla stampa dei numeri dell’attività del corpo – ma tenere alta l’attenzione su un problema serio che riguarda tutti noi quotidianamente».
Il report dell’attività della polizia locale e la nuova campagna per la salvaguardia dei pedoni firmata dal registra sassarese Alessandro Gazale sono stati presentati ieri mattina a Palazzo Ducale alla presenza del sindaco Gian Vittorio Campus.
«Abbiamo un corpo di polizia e un comandante di cui andare fieri – ha detto il primo cittadino – l’unico rammarico che ho, ma non dipende certo dalla cattiva volontà della polizia locale, è non avere la possibilità di presidiare con gli agenti tutti gli edifici scolastici della città. È una richiesta sempre più frequente – ha aggiunto Campus – che ci arriva dai genitori e che vorrei esaudire, ma servirebbero molte più persone in divisa».
Oggi il comando di via Carlo Felice può contare sull’impegno quotidiano di 116 agenti, uomini e donne. «Ne servirebbero 183 – ha detto durante la conferenza stampa Gianni Serra – e in quel caso potremmo essere ancora più incisivi».
Negli ultimi anni il corpo della polizia locale ha assunto una configurazione più articolata, con l’istituzione in forma stabile nel nucleo investigativo in borghese, costituito da personale specializzato nella repressione di furti, scippi, borseggi e rapine. Dal 2015 al 2019 gli arresti da parte dei vigili urbani sono passati da zero a 27.
Nell'ambito dell’attività di polizia giudiziari oltre agli arresti – nel corso dello scorso anno – sono state 247 le comunicazioni di reato 185 deleghe di indagine dalla Procura. Gli uomini del comando di via Carlo Felice hanno eseguito 69 sequestri penali, 188 denunce di furto e portato a termine numerose operazioni col nucleo investigativo in borghese e col nucleo cinofili.
Tra queste spiccano sei arresti in flagranza, 10 misure cautelari emesse dal giudice per le indagini preliminari, 56 persone denunciate per vari reati, 17 perquisizioni di immobili e 680 grammi di droga sequestrata.
Il grande problema sulle strade cittadine rimane però quello dei troppi incidenti stradali. «E la causa principale – è stato detto ieri in conferenza stampa – resta l’uso del telefonino al volante. «Sui poco più di 1000 incidenti del 2019 – ha spiegato Gianni Serra – più del 33 per cento è colpa della distrazione alla guida, che nella maggior parte dei casi si traduce nell’uso dello smartphone. Stiamo provando a invertire questa tendenza – ha concluso il comandante della polizia locale – andando nelle scuole e parlando con i ragazzi. È una delle nostre principali sfide per il 2020».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Nel 2019 sono state 77 le persone coinvolte in incidenti nelle vie della città, con un calo del 22 percento a partire dal 2016. Da quando cioè il comando di via Carlo Felice ha deciso di affrontare con coraggio e con campagne pubbliche e sociali quella che in città era diventata una vera emergenza.
Quattro anni fa erano state addirittura 94 le persone a piedi rimaste coinvolte in incidenti stradali, ma da quel momento il problema è stato studiato con l’intenzione di trovare delle contromisure. È così che era nata la campagna “Smartphone Zombie” che aveva attirato su Sassari l’attenzione dei media di tutta Europa. Lo scorso anno sono state 134 le persone a piedi beccate e sanzionate i in prossimità di attraversamenti pedonali con il naso ficcato dentro lo schermo del telefonino e con il rischio quindi di finire sotto una macchina.
«Non vogliamo perseguitare i pedoni – ha detto il comandante Gianni Serra nel corso della presentazione alla stampa dei numeri dell’attività del corpo – ma tenere alta l’attenzione su un problema serio che riguarda tutti noi quotidianamente».
Il report dell’attività della polizia locale e la nuova campagna per la salvaguardia dei pedoni firmata dal registra sassarese Alessandro Gazale sono stati presentati ieri mattina a Palazzo Ducale alla presenza del sindaco Gian Vittorio Campus.
«Abbiamo un corpo di polizia e un comandante di cui andare fieri – ha detto il primo cittadino – l’unico rammarico che ho, ma non dipende certo dalla cattiva volontà della polizia locale, è non avere la possibilità di presidiare con gli agenti tutti gli edifici scolastici della città. È una richiesta sempre più frequente – ha aggiunto Campus – che ci arriva dai genitori e che vorrei esaudire, ma servirebbero molte più persone in divisa».
Oggi il comando di via Carlo Felice può contare sull’impegno quotidiano di 116 agenti, uomini e donne. «Ne servirebbero 183 – ha detto durante la conferenza stampa Gianni Serra – e in quel caso potremmo essere ancora più incisivi».
Negli ultimi anni il corpo della polizia locale ha assunto una configurazione più articolata, con l’istituzione in forma stabile nel nucleo investigativo in borghese, costituito da personale specializzato nella repressione di furti, scippi, borseggi e rapine. Dal 2015 al 2019 gli arresti da parte dei vigili urbani sono passati da zero a 27.
Nell'ambito dell’attività di polizia giudiziari oltre agli arresti – nel corso dello scorso anno – sono state 247 le comunicazioni di reato 185 deleghe di indagine dalla Procura. Gli uomini del comando di via Carlo Felice hanno eseguito 69 sequestri penali, 188 denunce di furto e portato a termine numerose operazioni col nucleo investigativo in borghese e col nucleo cinofili.
Tra queste spiccano sei arresti in flagranza, 10 misure cautelari emesse dal giudice per le indagini preliminari, 56 persone denunciate per vari reati, 17 perquisizioni di immobili e 680 grammi di droga sequestrata.
Il grande problema sulle strade cittadine rimane però quello dei troppi incidenti stradali. «E la causa principale – è stato detto ieri in conferenza stampa – resta l’uso del telefonino al volante. «Sui poco più di 1000 incidenti del 2019 – ha spiegato Gianni Serra – più del 33 per cento è colpa della distrazione alla guida, che nella maggior parte dei casi si traduce nell’uso dello smartphone. Stiamo provando a invertire questa tendenza – ha concluso il comandante della polizia locale – andando nelle scuole e parlando con i ragazzi. È una delle nostre principali sfide per il 2020».
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