La Nuova Sardegna

Sassari

Stop alla 4 corsie «Si pronunci il Tar»

di Gianni Bazzoni
Stop alla 4 corsie «Si pronunci il Tar»

Solinas: «Il Ministero sbaglia, condizione non derogabile»

18 gennaio 2020
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SASSARI. Contrastare il parere negativo espresso dal ministero dell’Ambiente e al momento l’unica strada percorribile è quella del ricorso al Tribunale amministrativo. É questa la linea che seguirà la Sardegna, pronta a chiedere ai giudici del Tar l’annullamento del no alla dichiarazione di compatibilità ambientale rilasciato dal Mibac, in conformità al parere tecnico istruttorio espresso dalla Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio per la localizzazione e all’approvazione del progetto definitivo della statale 291 «della Nurra» nel nord-ovest dell'Isola.

Si preparano i documenti, quindi, a sostegno del ricorso contro il diniego del ministero per i Beni e le attività culturali sul completamento della strada Sassari-Alghero. La Regione sceglie, quindi, di affiancare al confronto politico anche quello giudiziario, per difendere un'opera considerata strategica e fondamentale.

Sulla vicenda - che ha già scatenato reazioni e proteste, tanto da avviare una mobilitazione unitaria del fronte politico e sindacale - ieri ha preso posizione in modo chiaro il presidente della giunta regionale Christian Solinas.

«La strada Sassari-Alghero rappresenta una delle principali arterie stradali dell’Isola, il cui completamento potrà consentire un adeguato collegamento dell’abitato di Alghero con la Statale 131 e con Sassari – afferma Solinas –. Il mantenimento della sezione a quattro corsie lungo tutto il tracciato rappresenta una condizione non derogabile. Riteniamo il parere negativo gravemente lesivo per il completamento dell’opera, frutto di una errata interpretazione ed applicazione di una normativa di emanazione della Regione, e in merito alla quale gli uffici regionali avevano già fornito ampia documentazione al Ministero in fase istruttoria, dimostrando il rispetto delle prescrizioni del Piano paesaggistico». La Regione ritiene dunque indispensabile, a tutela degli interessi del territorio, porre in essere tutte le azioni possibili anche in sede giudiziaria, per chiedere l’annullamento del parere rilasciato che ostacola l’esecuzione dell’importante opera pubblica.

Il parere ministeriale, bolla negativamente la proposta progettuale che prevede la realizzazione del tratto conclusivo, che collega Alghero con lo svincolo per Mamuntanas, con sezione a quattro corsie, in sintonia con la parte restante dell’asse viario. Secondo quanto sancito con il provvedimento del Ministero, la parte conclusiva della strada dovrebbe invece essere realizzata restringendo la carreggiata a due corsie.

La decisione del Ministero si basa sulle interpretazioni e applicazioni delle prescrizioni del Piano paesaggistico regionale, che non consente la realizzazione di nuove strade extraurbane con sezione a quattro corsie nella fascia costiera, ma è una interpretazione che non trova d’accordo la Regione.

«Abbiamo portato avanti continue interlocuzioni – ha detto l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Roberto Frongia – sia con i rappresentanti del ministero dell’Ambiente sia di quello per i Beni culturali, ai quali è stata fornita tutta la documentazione che dimostra la necessità sia tecnica che economica e sociale di realizzare la strada con il mantenimento delle quattro corsie, e la sua legittimità con il rispetto del piano paesaggistico».

Secondo Frongia, la posizione contraria è espressa «con motivazioni assolutamente non supportate dalle disposizioni legislative o motivazioni tecniche. Abbiamo il dovere di colmare quel gap infrastrutturale che fino a oggi è stato freno allo sviluppo. È per questo che il ricorso rappresenta un atto dovuto, una risposta alle esigenze dei sardi e della Sardegna. La nostra Isola – ha concluso Frongia – ha urgente necessità di quelle reti indispensabili per le imprese e per le famiglie che rappresentano la base su cui può poggiare una vera ripresa economica».



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