La Nuova Sardegna

BONNANARO. Tre versioni diverse e una sola certezza: la scuola materna parificata dell’Istituto San Vincenzo, dove generazioni di bonnanaresi hanno trascorso gli anni della prima infanzia, sta per chiudere battenti. I genitori dei venti bambini frequentanti lo hanno scoperto ieri mattina da un cartello affisso all’ingresso: “Iscrizioni anno scolastico 20/21. Si comunica che questa scuola sarà chiusa. Il sindaco come alternativa suggerisce la scuola di Torralba”. Le parole della madre superiora hanno provocato un terremoto in paese, con i genitori in rivolta che hanno immediatamente chiesto e ottenuto un incontro chiarificatore al primo cittadino. Tonino Marras, però, dice che il Comune in questa scelta non c’entra niente. Anzi, che l’ha dovuta subire. «Una decisione repentina senza possibilità di replica, che non condivido, ma di cui ho dovuto prendere atto – spiega –. Sono disposto al dialogo sia con i genitori sia con la madre superiora, che incontrerò di nuovo prima di venerdì». «Ho appreso la notizia della chiusura dell’istituto da una lettera della madre superiora – racconta il primo cittadino –. Oltre a informarci che è in trattativa per la vendita dell’intero locale ad una società, la madre superiora ci ha anche scritto che per la conclusione dell’affare avrebbero dovuto avere l’edificio libero». Dopo la missiva il sindaco dice di avere contattato la religiosa per trovare una alternativa che non lasciasse i bambini senza destinazione. «La superiora, venuta appositamente da Tempio – racconta il sindaco di Bonnanaro – la settimana scorsa ci ha comunicato che la scuola materna chiuderà perché suor Liliosa non è più in condizioni di gestirla e suor Flavia non si sente più di viaggiare». L’idea di trasferire i bambini a Torralba, insomma, secondo il sindaco deve essere contestualizzata in questa vicenda. «Ma io – chiarisce Marras – non sono certo felice che la scuola materna chiuda».

Nel piccolo centro del Meilogu, che non ha più una sezione delle elementari, la chiusura della materna rappresenta motivo di preoccupazione non solo le famiglie dei bambini ma per l’intera comunità. Suor Liliosa, che dirige la scuola dal 1957, dice di essere profondamente addolorata. «Sono tristissima – ha spiegato – . Vivo nell’istituto San Vincenzo dal 1957 e i bambini sono la mia gioia. Chiudere questa scuola e portare via i bambini è per me motivo di dolore. Non ho mai detto che volevo che chiudesse l’istituto».