La Nuova Sardegna

Sassari

Al via l’alta formazione: la curia diventa accademia

di Antonio Meloni
Al via l’alta formazione: la curia diventa accademia

Venerdì a San Giorgio inizia il corso biennale Antropologia, Scienza e Vita L’arcivescovo Saba inaugura la Fondazione per popoli, culture e religioni 

22 gennaio 2020
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SASSARI. Una casa comune in cui i popoli, le culture e le religioni convivano in armonia animati da una missione speciale: avviare una stagione nuova dando vita a quell’umanesimo dell’incontro tanto caro a Papa Francesco. La segreteria generale e il programma della Fondazione Accademia sono stati presentati ieri nella nuova sede realizzata negli stessi locali, ristrutturati, in cui un tempo, in largo Porta Nuova, c’era l’archivio storico diocesano. L’arcivescovo Gian Franco Saba, affiancato dal vicario generale, monsignor Antonio Tamponi, dal direttore dell’ufficio comunicazioni sociali, don Michele Murgia, e dal segretario generale della Fondazione Accademia, Antonello Canu, ha illustrato finalità e programmi del nuovo istituto. L’intento è quello di ripristinare il contatto con una tradizione culturale che negli anni, nella diocesi turritana, si era interrotta, ma che continuava a conservare una memoria storica importante in cui la formazione politica, sociale e culturale dell’individuo aveva fatto da alimento a menti e personalità che nel tempo avevano dato lustro alla città. Il desiderio del vescovo, espresso proprio il giorno del suo insediamento, era quello di creare un istituto che potesse sostenere lo sviluppo della persona, supportando la crescita degli intelletti più vivaci, preparando gli operatori pastorali, ma puntando soprattutto sui giovani per rilanciare quel grande patrimonio di cultura e tradizione formato in anni di attività.

Lo snodo per l’avvio della nuova realtà è rappresentato dal protocollo d’intesa siglato con Regione, Comune e Università durante il quale, nell’autunno del 2018, l'arcidiocesi aveva definito gli obiettivi del nuovo polo di alta formazione interculturale e interreligioso.

A settembre, durante i lavori dell’assemblea ecclesiale diocesana, è stato presentato «L’altro è la realtà» il manifesto programmatico del nuovo soggetto con il quale monsignor Saba ha gettato le basi di ciò che sarà l’obiettivo dell’Accademia: «Offrire spazi concreti per avviare cantieri di speranza, officine ove si lavori a un futuro migliore e si impari ad essere responsabili di sé e del mondo; promuovere, insieme alle realtà accademiche e sociali del territorio, un’alleanza culturale e formativa, per far sì che, accogliendo le sfide culturali di un’epoca di transizione, germoglino nuovi frutti della società turritana». Il tutto per agevolare i processi di integrazione e aggregazione delle diverse realtà della diocesi. «A mio giudizio è veramente importante – ha spiegato il vescovo – che per la rinascita di questo territorio si depongano logiche contrarie allo sviluppo della persona umana da parte di tutti e si investa in modo concreto uscendo o dalla dimensione privata oppure da logiche di suddivisione territoriale che non giovano a nessuno».

Ora arriva il primo importante passo: la realizzazione del corso biennale di alta formazione in Antropologia, Scienza e Vita, per operatori e professionisti che lavorano su servizi alla persona, settori socio-assistenziali, educativi, ecclesiali. L'attività partirà venerdì, nella sede del Centro formativo di San Giorgio, dove la Fondazione Accademia ha già allestito aule nelle quali si terranno le lezioni spalmate lungo un biennio. L’Accademia, presieduta dall’arcivescovo, ha una segreteria generale, coordinata da Antonello Canu, una segreteria didattica, un comitato scientifico, diversi soci e sostenitori.

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