La Nuova Sardegna

Sassari

Iniziato lo sgombero dell’ex ostello di Balai

di Gavino Masia
Iniziato lo sgombero dell’ex ostello di Balai

Squadre di Ambiente Italia al lavoro per tutta la settimana nello stabile comunale La famiglia Rom che lo occupava da sei anni trasferita in una casa a Florinas

23 gennaio 2020
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PORTO TORRES. Lo stabile dell’ex ostello di Balai occupato abusivamente da una famiglia rom per sei anni viene finalmente restituito alla comunità. Lo sgombero è cominciato ieri mattina con i mezzi e le squadre di Ambiente 2.0, società che gestisce il servizio di igiene urbana, che stanno smaltendo in discarica il materiale ingombrante non più utilizzabile che è stato trasportato all’esterno dagli occupanti. Le attività di conferimento e recupero proseguiranno per tutta la settimana, comunque, e per l’occasione saranno impegnati anche gli operai del progetto Lavoras che, sotto la supervisione dei tecnici del settore Manutenzioni stanno provvedendo alla chiusura degli accessi per evitare nuove violazioni dello stabile.

La famiglia rom si era insediata nell’edificio nel febbraio 2014 e ora – grazie al finanziamento della precedente giunta regionale – sta concludendo le pratiche per entrare in una nuova abitazione acquistata a Florinas. L’immobile ritorna dunque nella disponibilità del patrimonio comunale, ceduto alla cifra simbolica di 1 euro dalla Regione, che ora dovrà decidere come valorizzare al meglio quella struttura a pochi metri dalle incantevoli spiaggia e baia di Balai. Si tratta di un edificio con sette stanze da letto, servizi igienici e un ripostiglio. E un’area esterna di 430 metri quadri da adibire a giardino e un piccolo box ripostiglio di 20 metri quadri. Il vicesindaco Marcello Zirulia ha dichiarato nei giorni scorsi alla Nuova che entro l’anno l’ex ostello di Balai sarebbe stato messo a bando pubblico. «Con la collaborazione degli uffici Ambiente e Manutenzioni abbiamo avviato lo sgombero non appena la famiglia ci ha comunicato la conclusione delle pratiche di acquisto di una casa in un altro paese – spiega l’assessora alle Politiche sociali Rosella Nuvoli -, perché hanno dovuto attendere qualche giorno in più rispetto al previsto a causa di qualche ritardo sulle procedure di allaccio dell’acqua. Ora siamo in dirittura d’arrivo – continua l’assessora - e questo risultato è frutto della frequente interlocuzione con la Regione, iniziata qualche anno fa, sulla base della quale siamo riusciti ad ottenere finalmente la competenza sull’ex ostello».

Su richiesta dell’esecutivo penstellato la Regione aveva assegnato due anni fa i fondi che il nucleo familiare, composto anche da diversi minori, potrà ora utilizzare per andare a vivere in un appartamento di un altro centro del territorio. «La destinazione – aggiunge Nuvoli -, bene precisarlo, non è stata scelta dal Comune ma direttamente dalla famiglia anche per legami di parentela con un altro nucleo lì presente». In questa fase di sgombero il Comune ha richiesto il supporto della polizia locale nel monitoraggio dello stabile fino alla conclusione delle operazioni, per scongiurare eventuali ingressi nella struttura. L’attività di controllo viene svolta anche dalla compagnia barracellare.

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