La Nuova Sardegna

Sassari

Un nuovo centro sociale nell’area del Cristo Risorto

di Gavino Masia
Un nuovo centro sociale nell’area del Cristo Risorto

Oratorio di 2400 metri quadrati con sala giochi e riunioni, cinema e musica Un progetto con tre edifici e campi sportivi. Il ricordo per don Antonio Sanna 

24 gennaio 2020
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PORTO TORRES. In uno standard comunale della zona C/2 - all’incrocio tra le vie Balai ed Emilio Lussu - verrà realizzato un centro sociale e culturale a disposizione della comunità parrocchiale di Cristo Risorto. Un oratorio con sala giochi, locali per la catechesi e per riunioni di associazioni, sala proiezioni e musica. La richiesta dell’area era stata inoltrata nella precedente legislatura dall’Arcidiocesi di Sassari, attraverso la proposta dal parroco di Cristo Risorto don Michele Murgia mirata alla creazione di un centro di aggregazione poco distante dal luogo di culto. La concessione del diritto di superficie dell’area è stato discusso qualche giorno fa nella commissione Patrimonio, alla presenza dell’assessore all’Urbanistica Marcello Zirulia, e a breve il documento passerà al vaglio del consiglio comunale. L’oratorio è stato progettato dallo studio InteriorLife e ha una superficie di circa 2mila e 400 metri quadri, conforme ai parametri indicati dalla Conferenza episcopale italiana negli atti degli uffici per l’edilizia di culto e le opere ecclesiastiche. L’opera sarà inoltre dimensionata in relazione alla popolazione residente nei confini parrocchiali, rilevata in 5.300 abitanti.

«Il progetto è stato redatto per rappresentare una architettura diffusa – spiega don Murgia – con tre edifici indipendenti tra loro per diffondere cultura, sport e catechismo». La sezione dedicata alla cultura sarà ampia 200 metri quadri, con aula polifunzionale riservata a concerti, proiezioni film, mostre, ricevimenti e feste. «Il secondo edificio avrà quattro stanze – aggiunge il parroco di Cristo Risorto – ed è dedicato prevalentemente al catechismo e alle attività parrocchiali: la parrocchia è infatti troppo piccola per ospitare i bambini nello stesso momento che c’è un’altra funzione in corso all’interno della chiesa. Negli stessi locali possono riunirsi anche le associazioni cittadine, presentando le richieste». Il terzo fabbricato comprende spogliatoi e un piccolo pronto soccorso, di supporto al campo polifunzionale per calcetto, basket e volley. Tutti accessi diversi nei tre edifici e nessun recinto in tutto il perimetro dell’oratorio.

«Gli obiettivi sono di decongestionare la parrocchia – conclude don Michele Murgia -, non dal punto di vista liturgico e svolgere le altre attività nella nuova struttura: un punto di riferimento ai giovani di Porto Torres per qualsiasi tipo di attività sportiva, culturale o di formazione. Particolare attenzione – continua – sarà dedicata alla musica, sia nel ricordo di don Antonio Sanna sia per offrire un palco ai musicisti di Porto Torres che vogliono fare concerti. Da parte della Diocesi c’è la massima disponibilità a partire subito con i lavori, con o senza accesso a fondi pubblici».

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