La Nuova Sardegna

Sassari

“Sciopero del panino” a Bonorva

“Sciopero del panino” a Bonorva

Alcuni bambini rifiutano i pasti perché le mamme criticano la mensa scolastica

25 gennaio 2020
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BONORVA. “Sciopero” della mensa scolastica a Bonorva. È successo nei giorni scorsi, dopo che le mamme di alcuni bambini che frequentano una delle dodici classi della scuola secondaria nell’istituto di via Giovani XXIII avevano segnalato diversi problemi riguardanti la mensa. Il servizio è gestito da una società di Sassari che, per l’operatività del servizio, utilizza personale del posto. Le critiche sono collegate al tipo di pasti offerti, determinati dalla dieta imposta dal contratto, alla preparazione per un consumo caldo e alla segnalazione della presunta presenza fra gli alimenti di “sgraditi ospiti”. La protesta, maturata nei gruppi whatsapp, è culminata con un’informativa alla dirigente scolastica Maria Pinna. Lo “sciopero” si è concretizzato con la mancata consumazione del pasto da parte dei bambini che hanno invece mangiato panini portati da casa.

Appena ha ricevuto la lamentela scritta, la dirigente l’ha trasmessa al sindaco di Bonorva, Massimo D’Agostino. Il primo cittadino ha a sua volta informato immediatamente gli uffici sanitari per una visita ispettiva, atta a chiarire la veridicità delle osservazioni, che non sarebbero comunque essere collegate al gradimento o meno del tipo di vitto ma al rispetto delle norme igienico sanitarie e del menù proposto dal contratto d‘appalto, che prevede il costo, per ogni utente, di 2,50 euro a pasto.

Non è la prima volta che i genitori della scolaresca protestano per la qualità del vitto che, tiene a precisare il sindaco Massimo D’Agostino, viene sottoposto con regolarità e puntualità a controlli eseguiti da parte dei funzionari comunali. Anche per questo continuo monitoraggio, le lamentele hanno suscitato perplessità e una immediata verifica delle affermazioni.

Emidio Muroni

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