Sport a Ploaghe ricordando don Bosco
Manifestazione e torneo con gli studenti e i giovani giocatori della Polisportiva
28 gennaio 2020
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PLOAGHE. Don Bosco, il santo che educava giocando, sarà celebrato questo venerdì a Ploaghe con una bella manifestazione sportiva che coinvolgerà le scuole, la parrocchia e i giovani calciatori della Pgs Ploaghe 1994.
La società sportiva ploaghese promotrice dell’iniziativa è nata 26 anni fa spinta proprio dal carisma del santo salesiano e dalla volontà di tanti genitori che credettero e scommisero su un progetto dedicato solo ai giovani, proprio come a suo tempo fece don Bosco “quando nessuno lo faceva e in pochi ci credevano”.
L’iniziativa ha subito trovato il consenso entusiasta dell’Istituto Comprensivo “Fais” di Ploaghe e del suo dirigente scolastico Gianni Marras e, ovviament, della parrocchia San Pietro - Cristo Re e del parroco monsignor Giuseppe Virgilio e così tutti insieme vivranno un giorno di festa per celebrare il santo ai cui insegnamenti si ispirano tutte le polisportive giovanili salesiane che laicamente operano in tutto il territorio nazionale e non solo. Il programma prevede alle 10 la concelebrazione eucaristica nella chiesa di Cristo Re con la presentazione della figura di san Giovanni Bosco. Alle 11 nell’attiguo campetto “Cristo Re” inizierà il torneo di calcio “A scuola con Don Bosco”. La durata di ogni partita sarà di soli 10 minuti per permettere a tutti di partecipare. Le squadre, che possono essere miste, composte cioè da alunni e da alunne, saranno suddivise per sezione e in due gironi: scuola primaria e scuola secondaria. Alle 13 ci sarà un pranzo conviviale e alle 15 si aprirà la fase finale del torneo. Dalla 16 alle 20 la giornata di festa proseguirà con musica, intrattenimenti e, perché no, con una arrostita finale. Gli organizzatori puntano ovviamente al coinvolgimento delle famiglie per confermare la convinzione che lo sport, l’educazione scolastica, lo studio e i valori della famiglia siano fondamentali per la formazione e lo sviluppo dei ragazzi. Lo sport, nel sistema educativo salesiano, è riconosciuto come un valore. Lo sport inteso come popolare, umanizzante, preventivo, con dimensione ludica e integrato in un progetto educativo-pastorale e che può diventare un’opportunità per tanti giovani. (m.t.)
La società sportiva ploaghese promotrice dell’iniziativa è nata 26 anni fa spinta proprio dal carisma del santo salesiano e dalla volontà di tanti genitori che credettero e scommisero su un progetto dedicato solo ai giovani, proprio come a suo tempo fece don Bosco “quando nessuno lo faceva e in pochi ci credevano”.
L’iniziativa ha subito trovato il consenso entusiasta dell’Istituto Comprensivo “Fais” di Ploaghe e del suo dirigente scolastico Gianni Marras e, ovviament, della parrocchia San Pietro - Cristo Re e del parroco monsignor Giuseppe Virgilio e così tutti insieme vivranno un giorno di festa per celebrare il santo ai cui insegnamenti si ispirano tutte le polisportive giovanili salesiane che laicamente operano in tutto il territorio nazionale e non solo. Il programma prevede alle 10 la concelebrazione eucaristica nella chiesa di Cristo Re con la presentazione della figura di san Giovanni Bosco. Alle 11 nell’attiguo campetto “Cristo Re” inizierà il torneo di calcio “A scuola con Don Bosco”. La durata di ogni partita sarà di soli 10 minuti per permettere a tutti di partecipare. Le squadre, che possono essere miste, composte cioè da alunni e da alunne, saranno suddivise per sezione e in due gironi: scuola primaria e scuola secondaria. Alle 13 ci sarà un pranzo conviviale e alle 15 si aprirà la fase finale del torneo. Dalla 16 alle 20 la giornata di festa proseguirà con musica, intrattenimenti e, perché no, con una arrostita finale. Gli organizzatori puntano ovviamente al coinvolgimento delle famiglie per confermare la convinzione che lo sport, l’educazione scolastica, lo studio e i valori della famiglia siano fondamentali per la formazione e lo sviluppo dei ragazzi. Lo sport, nel sistema educativo salesiano, è riconosciuto come un valore. Lo sport inteso come popolare, umanizzante, preventivo, con dimensione ludica e integrato in un progetto educativo-pastorale e che può diventare un’opportunità per tanti giovani. (m.t.)
