Un bilancio più magro per il Coros
Primo sì dall’Unione dei Comuni ma la Regione ha tagliato 167mila euro
28 gennaio 2020
2 MINUTI DI LETTURA
PLOAGHE. La giunta dell’Unione di Comuni del Coros ha approvato lo scorso 22 gennaio, nella sua sede di Ossi, lo schema di bilancio di previsione per il 2020. Un documento importante e un atto fondamentale per il proseguimento di tutte le attività messe in campo dall’ente intercomunale, che ora è pronto per il successivo passaggio di approvazione da parte dell’assemblea dei sindaci dell’Unione.
«Si tratta di un bilancio al ribasso, se possiamo usare questo termine – spiega il presidente dell’Unione del Coros Carlo Sotgiu – perché la Regione ha comunicato all’Unione, solamente un mese e mezzo fa, gli stanziamenti a lei destinati, che rispetto al 2018 hanno subito un taglio di 167 mila euro». Per il presidente e sindaco di Ploaghe è «un taglio non da poco che in qualche modo pone un freno all’operatività dell’ente, disposto comunque ad ottemperare alla progettazione messa in campo per quest’anno, comprendendo tutte quelle funzioni in forma associata delle quali si è fatta garante, come i progetti di cofinanziamento a fini sociali, il piano delle azioni positive, come ad esempio le pari opportunità, il 118 sociale ed altri».
La conclusione è, perciò, che il bilancio sarà dunque più magro, costruito in linea con i tagli regionali ma comunque in grado di dare risposte al territorio.
«Con l’approvazione del bilancio 2020 – sottolinea il presidente Sotgiu – l’Unione del Coros intende infatti garantire tutte le funzioni già in essere e l'attivazione di nuovi servizi per i comuni aderenti e, di conseguenza, per le comunità».
In particolare a breve partirà il servizio di trasposto per anziani e disabili, un progetto innovativo che nasce in accordo con il terzo settore secondo un innovativo processo di coprogettazione. Verrà inoltre portato avanti il programma di sviluppo territoriale che, insieme all’Unione dell’Anglona, ha visto i sindaci pianificare oltre ottanta opere pubbliche finanziate dalla Regione».
«Unico neo rimane il grosso taglio finanziario che l’Unione ha subito nel 2019 pari a oltre 170 mila euro – rincara il sindaco di Ploaghe –. Una diminuzione di risorse eccessiva che può limitare l’azione di un ente che ha sempre lavorato con grande programmazione e prospettiva».
Mauro Tedde
«Si tratta di un bilancio al ribasso, se possiamo usare questo termine – spiega il presidente dell’Unione del Coros Carlo Sotgiu – perché la Regione ha comunicato all’Unione, solamente un mese e mezzo fa, gli stanziamenti a lei destinati, che rispetto al 2018 hanno subito un taglio di 167 mila euro». Per il presidente e sindaco di Ploaghe è «un taglio non da poco che in qualche modo pone un freno all’operatività dell’ente, disposto comunque ad ottemperare alla progettazione messa in campo per quest’anno, comprendendo tutte quelle funzioni in forma associata delle quali si è fatta garante, come i progetti di cofinanziamento a fini sociali, il piano delle azioni positive, come ad esempio le pari opportunità, il 118 sociale ed altri».
La conclusione è, perciò, che il bilancio sarà dunque più magro, costruito in linea con i tagli regionali ma comunque in grado di dare risposte al territorio.
«Con l’approvazione del bilancio 2020 – sottolinea il presidente Sotgiu – l’Unione del Coros intende infatti garantire tutte le funzioni già in essere e l'attivazione di nuovi servizi per i comuni aderenti e, di conseguenza, per le comunità».
In particolare a breve partirà il servizio di trasposto per anziani e disabili, un progetto innovativo che nasce in accordo con il terzo settore secondo un innovativo processo di coprogettazione. Verrà inoltre portato avanti il programma di sviluppo territoriale che, insieme all’Unione dell’Anglona, ha visto i sindaci pianificare oltre ottanta opere pubbliche finanziate dalla Regione».
«Unico neo rimane il grosso taglio finanziario che l’Unione ha subito nel 2019 pari a oltre 170 mila euro – rincara il sindaco di Ploaghe –. Una diminuzione di risorse eccessiva che può limitare l’azione di un ente che ha sempre lavorato con grande programmazione e prospettiva».
Mauro Tedde
