Nel campo rom restano due famiglie
Va avanti il progetto voucher abitativi ma per 15 occupanti non si trova soluzione
30 gennaio 2020
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PORTO TORRES
Nel campo rom in località Ponte Pizzinnu sono rimaste attualmente due famiglie – composte rispettivamente da 9 e 5 persone – perché non hanno ancora trovato la soluzione abitativa attraverso i voucher finanziati dalla Regione. Una famiglia che risiedeva nel campo ha lasciato invece da diversi mesi la struttura, trovando casa nell’agro di Sassari, e un solo componete di nucleo familiare ha preferito acquistare un vecchio camper per dirigersi verso altre zone dell’Isola. . Sono le ultime novità sullo stato dell’arte del progetto “Voucher abitativi”, destinato a famiglie rom residenti nel comune di Porto Torres, illustrate ieri mattina durante la commissione Politiche sociali. «Sono felicissima che attraverso questo progetto si stia risolvendo un problema non facile – ha detto l’assessora alle Politiche sociali Rosella Nuvoli – e le famiglie che già da alcuni mesi hanno potuto lasciare il campo rom mi hanno contattato per esprimermi la loro felicità e raccontarmi come sia cambiata in termini qualitativi la loro vita: mi auguro che ogni nucleo familiare beneficiario di questi finanziamenti trovi un ambiente accogliente e solidale nel quale poter pensare al futuro della propria famiglia«. L’assessora assicura che si sta continuando a lavorare per chiudere definitivamente, dopo tanti anni, la pagina del campo rom: «Per mettere la parola fine alle diverse situazioni di occupazione ereditate, per tutelare i minori e tutte le famiglie, quelle rom e quelle turritane». La famiglia rom che occupava l’ex ostello di Balai è invece partita definitivamente martedì sera verso la casa acquistata a Florinas. Resta infine il nucleo familiare dei nomadi che ha occupato un appartamento della palazzina di via Manno, di proprietà della Regione. «Hanno occupato un’immobile – aggiunge l’assessora Nuvoli – che era stato sgomberato perché pericolante: abbiamo delle economie sul finanziamento regionale e la famiglia ci ha proposto l’acquisto di un camper». (g.m.)
Nel campo rom in località Ponte Pizzinnu sono rimaste attualmente due famiglie – composte rispettivamente da 9 e 5 persone – perché non hanno ancora trovato la soluzione abitativa attraverso i voucher finanziati dalla Regione. Una famiglia che risiedeva nel campo ha lasciato invece da diversi mesi la struttura, trovando casa nell’agro di Sassari, e un solo componete di nucleo familiare ha preferito acquistare un vecchio camper per dirigersi verso altre zone dell’Isola. . Sono le ultime novità sullo stato dell’arte del progetto “Voucher abitativi”, destinato a famiglie rom residenti nel comune di Porto Torres, illustrate ieri mattina durante la commissione Politiche sociali. «Sono felicissima che attraverso questo progetto si stia risolvendo un problema non facile – ha detto l’assessora alle Politiche sociali Rosella Nuvoli – e le famiglie che già da alcuni mesi hanno potuto lasciare il campo rom mi hanno contattato per esprimermi la loro felicità e raccontarmi come sia cambiata in termini qualitativi la loro vita: mi auguro che ogni nucleo familiare beneficiario di questi finanziamenti trovi un ambiente accogliente e solidale nel quale poter pensare al futuro della propria famiglia«. L’assessora assicura che si sta continuando a lavorare per chiudere definitivamente, dopo tanti anni, la pagina del campo rom: «Per mettere la parola fine alle diverse situazioni di occupazione ereditate, per tutelare i minori e tutte le famiglie, quelle rom e quelle turritane». La famiglia rom che occupava l’ex ostello di Balai è invece partita definitivamente martedì sera verso la casa acquistata a Florinas. Resta infine il nucleo familiare dei nomadi che ha occupato un appartamento della palazzina di via Manno, di proprietà della Regione. «Hanno occupato un’immobile – aggiunge l’assessora Nuvoli – che era stato sgomberato perché pericolante: abbiamo delle economie sul finanziamento regionale e la famiglia ci ha proposto l’acquisto di un camper». (g.m.)