La Nuova Sardegna

Sassari

«Uffici tecnici e Suape senza personale» professionisti in rivolta

di Gavino Masia
«Uffici tecnici e Suape senza personale» professionisti in rivolta

PORTO TORRES. L’organico sottodimensionato del personale che lavora all’interno dell’ufficio tecnico comunale – soprattutto quello impiegato nello Sportello unico per le attività produttive e per l’ed...

31 gennaio 2020
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PORTO TORRES. L’organico sottodimensionato del personale che lavora all’interno dell’ufficio tecnico comunale – soprattutto quello impiegato nello Sportello unico per le attività produttive e per l’edilizia (Suape) – sta creando problemi all'attività dei professionisti turritani. I disagi riguardano infatti un orario insufficiente di apertura al pubblico del Suape e la disciplina che norma il diritto per le concessioni edilizie.

«Ho esposto verbalmente per telefono queste problematiche a chi attualmente amministra il Comune – dice il geometra Franco Battino – che forse non si rende conto del grave danno economico che ne deriva a noi e ai nostri clienti in un periodo oltretutto di evidente crisi economica generale».

La richiesta di potenziare gli uffici che svolgono servizi al cittadino era stata sollecitata qualche anno fa anche dal consigliere Claudio Piras ed era stata ribadita dagli stessi professionisti nel corso di una riunione della commissione consiliare. Da allora niente è cambiato, però, nel senso che all’interno del Suape c’è una sola dipendente comunale che si deve occupare di tutta la documentazione per cercare di venire incontro alle esigenze del pubblico. «Per noi che esercitiamo la libera professione è già difficilissimo incassare i nostri onorari – aggiunge Battino – e il recupero delle spese quando le nostre pratiche con molte difficoltà burocratiche vengono evase: figuriamoci poi se anche per la più insignificante delle cose, dopo mesi di tentativi per rapportarci con l'ufficio tecnico, non ci riusciamo».

«Le lamentele della nostra categoria non rappresentano un attacco a nessuno, ma vogliono essere solouno stimolo ad organizzare la struttura dell’ufficio tecnico nel rispetto di chi ogni giorno lavora per 12 ore, per poi il più delle volte non poter concludere niente in maniera certa e concreta a causa della impossibilità di poter operare razionalmente e in tempi dignitosamente brevi». I professionisti chiedono quindi di avere i giusti e dovuti contatti con gli uffici che devono verificare precedenti pratiche progettuali.

Gavino Masia

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