All’ex ospedale Manai parte la ristrutturazione
di Emidio Muroni
Bonorva, si comincia dalla facciata che sarà messa in sicurezza e tinteggiata Po i lavori si sposteranno all’interno per ammodernare i servizi all’utenza
06 febbraio 2020
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BONORVA. Da qualche giorno l’edificio in corso Vittorio Emanuele III, che ospita la struttura sanitaria dell’ex Ospedale Manai, è oggetto di lavori di ristrutturazione e rifacimento della facciata principale e di quelle laterali.
Per l’esecuzione delle opere che, dopo un periodo di stasi, sono iniziate con buon ritmo, è stato determinante l’intervento sull’Ats (Azienda Tutela Salute) del sindaco Massimo D’Agostino e di Aldo Salaris, vice sindaco, consigliere regionale e coordinatore dei Riformatori, che hanno sollecitato l’inizio lavori. Che, per il momento riguarderanno la situazione di degrado riscontrata nelle pareti esterne di facciata e laterali e prevedono un importo di spesa complessivo di circa 110 mila euro, ma che a breve, grazie ad ulteriori finanziamenti che pare siano già stati programmati, dovrebbero interessare la sistemazione dell’interno della struttura sanitaria, di vitale importanza per il territorio dove opera con grande costanza e puntualità e serve un ottimo servizio ai numerosi utenti che giornalmente vi si recano per i sevizi di poliambulatorio.
I lavori previsti riguarderanno la demolizione e rifacimento dell’attuale intonaco e tinteggiatura nelle facciate, delle parti degradate e cadenti, il controllo, la revisione e, dove necessario, sostituzione dei ferri delle armature in cemento armato, che saranno riprese o consolidate con prodotti specifici. Le opere dovrebbero completarsi entro un mese e l’ospedale dovrebbe essere così contenuto in una struttura tecnicamente più solida e sicura ed esteticamente più gradevole.
La rivisitazione tecnica e strutturale esterna dell’intero immobile dovrebbe anticipare quella prevista per gli interni che riguarderà la ristrutturazione e ammodernamento dei servizi strumentali e tecnologici, a disposizione del personale medico e infermieristico che in questo periodo lavora con grande dedizione, professionalità e costanza, ma in condizioni non sempre ottimali.
L’intervento dovrebbe portare anche al recupero e maggiorazione delle ore d’impegno disponibili, del numero degli addetti, infermieri e medici specialisti che, da qualche tempo, a causa dei pensionamenti, operano in numero limitato, con evidenti malumori e chiari disagi per il gran numero di utenti che, ogni giorno, chiedono un’adeguata assistenza medica.
Per l’esecuzione delle opere che, dopo un periodo di stasi, sono iniziate con buon ritmo, è stato determinante l’intervento sull’Ats (Azienda Tutela Salute) del sindaco Massimo D’Agostino e di Aldo Salaris, vice sindaco, consigliere regionale e coordinatore dei Riformatori, che hanno sollecitato l’inizio lavori. Che, per il momento riguarderanno la situazione di degrado riscontrata nelle pareti esterne di facciata e laterali e prevedono un importo di spesa complessivo di circa 110 mila euro, ma che a breve, grazie ad ulteriori finanziamenti che pare siano già stati programmati, dovrebbero interessare la sistemazione dell’interno della struttura sanitaria, di vitale importanza per il territorio dove opera con grande costanza e puntualità e serve un ottimo servizio ai numerosi utenti che giornalmente vi si recano per i sevizi di poliambulatorio.
I lavori previsti riguarderanno la demolizione e rifacimento dell’attuale intonaco e tinteggiatura nelle facciate, delle parti degradate e cadenti, il controllo, la revisione e, dove necessario, sostituzione dei ferri delle armature in cemento armato, che saranno riprese o consolidate con prodotti specifici. Le opere dovrebbero completarsi entro un mese e l’ospedale dovrebbe essere così contenuto in una struttura tecnicamente più solida e sicura ed esteticamente più gradevole.
La rivisitazione tecnica e strutturale esterna dell’intero immobile dovrebbe anticipare quella prevista per gli interni che riguarderà la ristrutturazione e ammodernamento dei servizi strumentali e tecnologici, a disposizione del personale medico e infermieristico che in questo periodo lavora con grande dedizione, professionalità e costanza, ma in condizioni non sempre ottimali.
L’intervento dovrebbe portare anche al recupero e maggiorazione delle ore d’impegno disponibili, del numero degli addetti, infermieri e medici specialisti che, da qualche tempo, a causa dei pensionamenti, operano in numero limitato, con evidenti malumori e chiari disagi per il gran numero di utenti che, ogni giorno, chiedono un’adeguata assistenza medica.