La Nuova Sardegna

SASSARI. «Tariffe mensa invariate per tutto il 2020? Col cavolo. Altroché se si paga di più. Questa cosa è scandalosa ed è una grande presa per i fondelli». Tra i genitori dei bambini che usufruiscono del servizio mensa nelle scuole pubbliche, non si parla d’altro. Il passaggio dal pagamento a consumo, cioè giornaliero tramite ticket, a quello forfettario mensile, secondo loro comporterà una impennata dei costi. «L’amministrazione comunale ha ragione nel dire che per quest’anno le spese non lieviteranno, se ciascun figlio non farà giorni di assenza. Ma basta che in un mese non vada due volte a mensa, e l’importo sarà più alto. Perché, per la prima volta, la famiglia pagherà anche in quel caso, nonostante il bambino sia a casa e non abbia consumato il pasto. E questo, considerando che basta un’influenza per mancare da scuola cinque giorni, ci sembra assolutamente ingiusto».

Nella delibera della giunta che regolamenta le nuove tariffe, è previsto uno sconto: «Riduzione del 50% della quota mensile in caso di assenze dal servizio per almeno 15 giorni consecutivi». Ma si tratta di casi limite e, per fortuna, ben poco frequenti.

L’argomento verrà affrontato lunedì prossimo, a cominciare dalle 9, in commissione consiliare. I consiglieri di opposizione preannunciano battaglia.