La Nuova Sardegna

Sassari

Le prove raccolte smentiscono Farci

di Luca Fiori
Le prove raccolte smentiscono Farci

Dalla Tac sul corpo di Speranza novità importanti. Specialisti del Ris per ore nella casa dell’uomo accusato di omicidio

06 febbraio 2020
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SASSARI. La prova madre, quella che potrebbe incastrare Massimiliano Farci e far crollare il suo castello di menzogne potrebbe già essere nelle mani del Ris. Ieri per tutta la sera gli esperti del reparto investigazioni scientifiche di Cagliari sono rimasti all’interno dell’appartamento al terzo piano di via Vittorio Emanuele ad Alghero per isolare e catalogare all’interno dell’abitazione di novanta metri quadri anche il più piccolo dettaglio che possa tornare utile alle indagini.

Tute bianche e mascherine sul volto, i sei uomini guidati dal maresciallo Gavino Piras sono entrati poco dopo le 13.30 all’interno dell’appartamento in cui il 6 dicembre scorso Speranza Ponti avrebbe perso la vita.

La missione degli esperti di reperti biologici e dna, chiamati a intervenire sulla scena del crimine nei casi più complessi, era quella di trovare riscontri al racconto fatto da Farci ai carabinieri della compagnia di Alghero durante l’interrogatorio a cui ha preso parte anche il sostituto procuratore Beatrice Giovannetti. O smontare, proprio grazie ai riscontri biologici, la tesi del suicidio della donna fornita dall’ergastolano in semilibertà agli inquirenti e ribadita davanti al giudice delle indagini preliminari Antonello Spanu.

Alle operazioni hanno assistito a distanza la titolare dell’inchiesta Giovannetti il comandante della compagnia di Alghero, Pietro Barrel, l’avvocato di Massimiliano Farci, Daniele Solinas, e il legale nominato della famiglia della vittima, l’avvocato Stefano Carboni.

Quello che è stato trovato e catalogato all’interno della casa è coperto al momento dal massimo riserbo. L’unica cosa trapelata ieri sul fronte delle indagini è la notizia che i primi elementi emersi dalla Tac averebbero già evidenziato alcuni particolari che smonterebbero la tesi di Farci. Il complesso esame autoptico affidato al medico legale Salvatore Lorenzoni dovrebbe concludersi domani. A complicare gli accertamenti è lo stato in cui è stato ritrovato il corpo della donna a quasi due mesi dal decesso. Lo specialista ha disposto ulteriori perizie, che hanno imposto l'annullamento del funerale fissato inizialmente per questo pomeriggio a Uri.

Nei prossimi giorni la lente di ingrandimento del Ris dovrebbe spostarsi all’interno della pizzeria Sergio’s di via XX Settembre e all’interno della Ford Fiesta intestata alla madre di Farci che l’uomo, accusato di omicidio occultamento di cadavere e furto e utilizzo indebito del bancomat, avrebbe utilizzato per trasportare il corpo della fidanzata dall’appartamento di via Vittorio Emanuele (a poche centinaia di metri dal carcere in cui doveva rientrava per dormire) alla collina di Monte Carru.

Gli inquirenti sospettano che qualcuno possa averlo aiutato almeno nella fase finale. In lacrime davanti al gip durante l’interrogatorio di garanzia Farci ha detto di aver trovato la donna in casa senza vita. «Speranza era depressa – ha detto Farci – e si è uccisa. Io l’amavo, non avrei potuto farle del male. Ma temevo che nessuno mi avrebbe creduto a causa del mio passato, così ho portato il suo posto in un luogo che amava». Per i carabinieri – che hanno scoperto i prelievi fatti dall’uomo con il bancomat della vittima – il racconto non regge e ora attendono le prove del Ris e gli esiti dell’autopsia per chiudere il cerchio.

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