La Nuova Sardegna

Sassari

Polizia locale, giro di vite sulle cinture di sicurezza

di Giovanni Bua
Polizia locale, giro di vite sulle cinture di sicurezza

Parte una campagna di comunicazione e di controlli a tutto campo nelle strade «Dobbiamo cercare di cambiare abitudini sbagliate che mettono a rischio la vita» 

06 febbraio 2020
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SASSARI. Una campagna di prevenzione per l’uso delle cinture di sicurezza, anche posteriori. «Perché indossarle non è solo una questione di regole. E se viaggi dietro senza cinture il rischio è lo stesso».

Parole della polizia locale, che da ieri, e per almeno un anno, ha deciso di “alzare la voce”. Sia con una campagna di comunicazione a tutto campo, sia con una stretta sui controlli nelle strade cittadine.

«L'utilizzo delle cinture di sicurezza ti salva la vita – sottolinea la Polizia locale in una nota per presentare la campagna – questa è una certezza, ma appare singolare come ancora questa consapevolezza non sia sufficientemente diffusa. Chi non la indossa vede, forse, in esse uno strumento di costrizione fisica, oppure ha il timore che il suo utilizzo possa stropicciare un vestito?».

Una certezza resa è plateale dai numeri: secondo l’European Transport Safety infatti se tutti indossassero le cinture ci sarebbero 900 morti in meno all’anno nelle strade europee. E per cinture si intendono anche quelle posteriori, quasi sempre dimenticate dagli automobilisti nostrani. Basti pensare che in Svezia le indossano il 99 per cento degli automobilisti, e in Italia solamente il 44 per cento, con varie zone che a malapena raggiungono solamente il 5 per cento. «Siamo forse diversi?» si chiede la polizia locale.

E, a migliorare le cose, non bastano nemmeno gli accorgimenti tecnologici messi in atto per “agevolare” l’uso delle cinture. Su tutti il fastidiosissimo “cicalino” che suona quando l’auto è in marcia. Agli operatori di polizia stradale capita infatti di vedere i più fantasiosi quanto maldestri trucchi per metterlo fuori gioco, con il più comune che è tenere una fibbia infilata nel dispositivo di aggancio delle cinture, senza però indossarle.

«C’è da dire – sottolinea il comando della polizia locale – che negli anni le cose stanno migliorando, sia per i controlli più severi che per una maggiore consapevolezza di quanto indossare una cintura in caso di incidente possa fare la differenza tra la vita e la morte».

«Purtroppo però – continua il comando della polizia locale – ancora non basta. Soprattutto per le cinture posteriori, il cui uso non sembra ancora entrato nelle abitudini dei nostri automobilisti, come se chi viaggia dietro corra meno rischi».

Per migliorare le cose serve un cambiamento culturale, che la polizia locale cercherà di aiutare con varie campagne di comunicazione, anche nelle scuole, al motto di «indossarle non è solo una questione di regole». Il tutto chiaramente affiancato da controlli e multe, che rimangono un importante deterrente per chi proprio non ha la voglia di capire.

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