Bollette in ritardo a Ozieri Abbanoa senza colpe
di Barbara Mastino
La società disdice per inadempienza il contratto con la ditta che gestiva l’invio Partirà una nuova fatturazione e gli utenti non pagheranno gli interessi di mora
08 febbraio 2020
2 MINUTI DI LETTURA
OZIERI. Abbanoa corre ai ripari per le bollette non inviate o giunte in ritardo a Ozieri. Si tratta, dicono dall’azienda, di un disguido causato dall’inadempienza della società esterna che gestiva l’invio delle bollette stesse. Disguido che non dipende da Abbanoa e che ha prodotto una rescissione del contratto con l’esecutore inadempiente.
La vicenda ha le sue basi nei mesi (e anni) scorsi, quando, come segnalato anche su queste pagine da un gran numero di utenti, le fatture di Abbanoa non arrivavano nelle cassette della posta degli utenti ozieresi, e gli stessi utenti, per evitare di rendersi morosi, si sono trovati costretti ad affrontare lunghe file allo sportello per, paradossalmente, poter pagare le bollette ed evitare quindi eventuali addebiti per i mancati pagamenti in tempo utile.
Ora il vaso di Pandora si è aperto, perché Abbanoa ha deciso di porre fine a questa spiacevole situazione effettuando finalmente una verifica, che non è stata di breve durata, per capire quale fosse il problema. E dopo le indagini dell’azienda si è arrivati finalmente alla conclusione: il ritardato invio delle bollette (o il mancato invio, cosa avvenuta soprattutto nei casi di cambi di residenza) non dipendeva da Abbanoa ma dalla società che gestiva l’invio delle missive. Come dice letteralmente il gestore, «la società vincitrice della gara per il servizio di consegna bollette» si è resa colpevole di «gravi inadempienze, non imputabili alla diretta responsabilità di Abbanoa», che pertanto «ha provveduto alla rescissione del contratto in danno e alla verifica puntale di quanto omesso».
Non è stata una cosa veloce perché come ci tengono a far sapere da Abbanoa «questa l’attività di ricognizione è stata resa complicata dalla mancata consegna dei riscontri di recapito e di notifica per i solleciti». Una verifica quindi non facile, e per questo il gestore del servizio idrico ha deciso di ripetere le consegne relative ai mesi “incriminati” del 2019, ma «avvalendosi di una diversa società che eseguirà le consegne domiciliari con il servizio fornito da Poste Italiane. Questa nuova emissione delle bollette, ovviamente, non darà origine alla richiesta degli interessi di mora e le bollette saranno recapitate a domicilio con la consegna che partirà da lunedì 10 febbraio». Tutto, quindi, è tornato alla normalità.
La vicenda ha le sue basi nei mesi (e anni) scorsi, quando, come segnalato anche su queste pagine da un gran numero di utenti, le fatture di Abbanoa non arrivavano nelle cassette della posta degli utenti ozieresi, e gli stessi utenti, per evitare di rendersi morosi, si sono trovati costretti ad affrontare lunghe file allo sportello per, paradossalmente, poter pagare le bollette ed evitare quindi eventuali addebiti per i mancati pagamenti in tempo utile.
Ora il vaso di Pandora si è aperto, perché Abbanoa ha deciso di porre fine a questa spiacevole situazione effettuando finalmente una verifica, che non è stata di breve durata, per capire quale fosse il problema. E dopo le indagini dell’azienda si è arrivati finalmente alla conclusione: il ritardato invio delle bollette (o il mancato invio, cosa avvenuta soprattutto nei casi di cambi di residenza) non dipendeva da Abbanoa ma dalla società che gestiva l’invio delle missive. Come dice letteralmente il gestore, «la società vincitrice della gara per il servizio di consegna bollette» si è resa colpevole di «gravi inadempienze, non imputabili alla diretta responsabilità di Abbanoa», che pertanto «ha provveduto alla rescissione del contratto in danno e alla verifica puntale di quanto omesso».
Non è stata una cosa veloce perché come ci tengono a far sapere da Abbanoa «questa l’attività di ricognizione è stata resa complicata dalla mancata consegna dei riscontri di recapito e di notifica per i solleciti». Una verifica quindi non facile, e per questo il gestore del servizio idrico ha deciso di ripetere le consegne relative ai mesi “incriminati” del 2019, ma «avvalendosi di una diversa società che eseguirà le consegne domiciliari con il servizio fornito da Poste Italiane. Questa nuova emissione delle bollette, ovviamente, non darà origine alla richiesta degli interessi di mora e le bollette saranno recapitate a domicilio con la consegna che partirà da lunedì 10 febbraio». Tutto, quindi, è tornato alla normalità.